- UNA PERSONALE A PALERMO DI PIERO GUCCIONE, LUOGHI DELL'ARTE TRA MUSICA, LETTERATURA E POESIA
17 luglio 2012
di
anna scorsone alessandri
Sarà inaugurata stasera alle 19 la mostra di Piero Guccione a Palazzo dei Normanni a Palermo. L’evento è promosso dalla fondazione Federico II in cooperazione con il centro studi Feliciano Rossitto di Ragusa e numerosi sponsor privati. A comunicarlo sono Francesco Cascio, Presidente della Fondazione Federico II e Giorgio Chessari, Presidente del centro studi Feliciano Rossitto di Ragusa.
Nelle opere di Guccione traspare una “dimensione romantica” spiega Giorgio Chessari, Presidente del Centro Studi – avvolge l’animo portandolo dentro un viaggio che è arte pura, in cui la Sicilia diventa “forma evocativa di trame letterarie”, come si nota in alcune opere che richiamano il tedesco Friedrich (con il suo “Viandante sul mare di nebbia”, 1818) o Hayez (con il suo “Bacio”, 1859) in cui si intravedono “architetture musicali di tensioni liriche, riconducibili al suo stile, al suo sentire, all’intensità del suo cuore”.
Come scriveva Claudio Alessandri in suo testo….Per Piero Guccione il sole della “sua” Sicilia non dardeggia infuocato il paesaggio, ma lo accarezza lieve in una luce diffusa che ne svela i più reconditi segreti, narrati con accento nostalgico; un accento non decadente, anzi sorretto da una forza interiore che riflette il passato di una terra tragica eppure sempre capace di donare visioni sognate, delicate, come la sensibilità di questo artista ispirato che oblia la tristezza facendo emergere il gioioso risuonare di antiche melodie. L’atmosfera vagamente surreale delle opere di Guccione esclude, spesso, la presenza dell’uomo; tranne che in rarissime eccezioni non è mai inserito nel paesaggio, come fosse un elemento perturbatore di un equilibrio “artisticamente” raggiunto da una natura “solitaria” eppure, non per questo, avara di messaggi, esaltate offerte poetiche di struggente bellezza. Il lieve sciabordio dell’infrangersi del mare su spiagge dorate, popolate da “parvenze” di alberi spezzati dal vento, monti appena accennati, giungono a noi come un sonno leggero che precede, di poco, un dolce oblio.
Quello di Guccione è un racconto raccolto dal vento;di un vento che raggiunge spighe mature che ondeggiano come flutti danzanti di una saga narrata nelle notti chete di una campagna incantata; o, ancora, di un vento forte capace di spezzare tronchi e rami che continueranno a vivere come ruderi romantici a testimoniare antichi fasti. In Guccione, tutto, è sempre un inno alla natura…
Il Maestro Piero Guccione nasce il 5 maggio 1935 a Scicli: grazie alla complicità sensibile del padre abbandona gli studi classici per dedicarsi a disegnare e dipingere. Frequenta per un anno la Scuola d’Arte di Comiso, quindi l’Istituto d’Arte di Catania, dove si diploma nel 1954. Nell’autunno di quello stesso anno, poco dopo la morte del padre, si trasferisce a Roma. Qui frequenta l’Accademia di Belle Arti e tiene la prima personale nel 1960 alla Galleria Elmo.
Dal 1966 al 1969 è assistente di Guttuso all’Accademia di Belle Arti di Roma; ritornato in Sicilia alla fine degli anni Settanta – nel 1979 diventa titolare di Cattedra a Catania – l’attenzione esclusiva e poetica al paesaggio siciliano: l’azzurro del mare e del cielo, e i toni ramati della terra iblea colti nella loro essenzialità.
Nel 1993 ha partecipato alla mostra “Tutte le strade portano a Roma” a cura di Achille Bonito Oliva, al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Guccione ha inoltre illustrato alcune opere letterarie, tra cui: Stendhal Il rosso e il nero, Parenti Editore, Firenze 1963; Gesualdo Bufalino Rondò della felicità, Edizioni La Corda Pazza, Trento 1992; Giovanni Verga Cavalleria Rusticana, Edizioni Erreti, Bagnara di Romagna (RA) 1995.
Gli anni Settanta e Ottanta sono caratterizzati da opere dominate dall’azzurro del mare, creazioni che vengono esposte in una famosa mostra alla galleria parigina di Claude Bernard. Accanto alla pittura, in questi anni si dedica al pastello, con numerose serie che testimoniano una rinnovata autonomia e compiutezza della tecnica.-
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 7 settembre 2012 e sarà visitabile tutti i giorni, dal lunedì al sabato dalle 8,15 alla 17,40, domenica e festivi dalle 8,15 alle 13,00 Costo del biglietto € 3,00 – biglietto mostra e Cappella Palatina € 9,00 – biglietto mostra, Appartamenti Reali e Cappella Palatina € 10,00.
Anna Scorsone Alessandri
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