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- MORIRE A MAUTHAUSEN

27 gennaio 2012

di Claudio Alessandri

MORIRE A MAUTHAUSEN
 
Vidi una madre che, smarrita, teneva per mano un bambinetto
Molte erano le donne che le stavano attorno, ne sentivo la presenza, ma non le vedevo
La mia attenzione era concentrata su quella madre ed il suo bimbo
Indossavano goffi cappotti di lana grigia e grigio era il cielo sopra di loro
La donna non capiva, stringeva la mano del suo bambino, suo unico tesoro
Vidi un soldato avvicinarsi a quella madre e strapparle il bambino dalla mano
Allontanò il piccolo dalla madre che reagì con un disperato tentativo di riprendere il figlio
Il bambino si volse e cercò di tornare dalla madre, ma subito venne ripreso da un soldato e lo spinse impietoso.
Per quella madre il dolore era immenso e per il bimbo uno sguardo smarrito
Non poteva, non doveva capire, presto quella madre e quel bambino
Sarebbero tornati mano nella mano, mentre volavano verso il cielo nero
Trasformati in nube, uniti per l’eternità, felici di volare liberi da quel luogo
Dove le loro vite erano state spezzate, eppure non divise, in quel tragico giorno.
Quella orrenda scena torna spesso alla mia mente, ma non piango
perchè quei demoni che li avevano arsi vivi non gioivano vedendo quella madre e quel bimbo uscire dalla ciminiera ed innalzarsi felici
verso il cielo, loro erano ancora vivi, i carnefici erano morti nei cuori e nell'anima
per loro nessuno avrebbe pianto
Io vedo il bimbo e la sua mamma perdersi nel vento e da esso sospinti verso la gioia e la vita
allora... rido... rido...  
Claudio Alessandri    

- MORIRE A MAUTHAUSEN