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- CORPI DANZANTI - IL MUSEO DI STORIA NATURALE DI FIRENZE OSPITA LE SCULTURE DI INNOCENZO VIGOROSO

17 novembre 2011

di Claudio Alessandri


 
Non deve costituire alcuna meraviglia se ad ospitare una mostra dello scultore calatino di nascita, romano d’adozione, è il museo di storia naturale di Firenze, le sue splendide sculture non potrebbero esistere senza la conoscenza del corpo umano nei minimi particolari materiali e spirituali, ed è proprio questa caratteristica distintiva che fa uniche le sue opere.

La mostra è caratterizzata da figure danzanti, appunto “corpi danzanti”. “Prima espressione artistica del genere umano”, come sottolineato dalla curatrice della mostra, Monica Zavattaro. nelle culture del mondo antico sono evidenti le raffigurazioni della danza, nelle forme più varie, espressione di gioia, omaggio alle divinità preposte alla caccia per consentire un cospicuo bottino, preparazione alla guerra, ma la danza, o per meglio dire le movenze destinate ad ogni forma espressiva contenuta nella danza, ha inizio, nella sua forma artistica, in Grecia dove assume la forma evidente di un volere artistico.

Da allora, la danza è progredita, dividendosi in doppia espressione, quella popolare, forse la più genuina, e quella “colta” originata e completata dall’accompagnamento musicale. Le danzatrici di Innocenzo Vigoroso appartengono alla seconda classe, quella che unisce la leggerezza di una piuma, alla forza espressa e dissimulata del tendersi delle membra, dal rivelarsi nei muscoli della danzatrice o del danzatore.

Innocenzo Vigoroso, nei suoi “corpi danzanti”, racchiude tutti gli elementi espressi da splendidi corpi, forgiati dai grandi sacrifici, nelle torsioni e nello slancio verso l’alto, in quel momento si avvera il desiderio, del tutto umano, di librarsi verso il cielo. Vigoroso non è il primo ne sarà l’ultimo scultore a farsi catturare dal richiamo di quei corpi esili come giunchi lacustri che traggono movimento dai capricci del vento che assecondano con movenze eleganti, senza leziosità, ma con la naturalezza di una creatura “legata” indissolubilmente alla terra.

Il corpo femminile denudato, mostrato in tutto il suo incanto di proporzioni, diviene, per Vigoroso, subitamente una creatura da immortalare nel marmo, nella creta e nel bronzo. L’eleganza e la vitalità raggiunge, nelle opere di questo scultore, nei ginnasti che danno l’apparenza di vincere le forze captive della natura, roteano legati in un cerchio d’amore, indissolubile e commuovente come l’unirsi di due corpi al fine di creare nuova vita.

Tutte le opere di questo grande artista, e non solo le danzatrici, sembrano acquisire leggerezza, in contrasto con il bronzo, nobile fusione di metalli preziosi, ma greve se non trasformato dallo scultore in creature, solo apparentemente leggere, liberate dall’arte dal mantello soffocante della materia inerte.
 
http://www.italiainformazioni.it/giornale/cultura/ 135753/corpi-danzanti-innocenzo-vigoroso.htm

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