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Testi

- ENNIO MORLOTTI, FONDAZIONE CORRENTE, MILANO

22 settembre 2013

di anna scorsone alessandri

La Fondazione Corrente promuove la mostra Ennio Morlotti un pittore e una comunità tra gli anni ’50 e gli anni ’60 a cura di Giorgio Severo con la collaborazione di Aldo Mari ed il patrocinio della Regione Lombardia, Provincia di Milano, Provincia di Lecco, Comune di Imbersago.

L’iniziativa è dedicata alla memoria del grande maestro, cittadino onorario di Imbersago.
La mostra vede l’esposizione di dipinti e disegni realizzati negli anni ’50 e ’60 durante un soggiorno dell’artista a Imbersago (Lecco) oltre lettere, fotografie, materiali d’archivio e pubblicazioni di quel periodo. L’esposizione intende approfondire questa produzione, mettendo in evidenza i legami tra le opere in mostra, l’artista e la comunità locale.

La mostra si propone di evocare tale soggiorno richiamando tutta la qualità umana e artistica di quel periodo e propone come preziosa testimonianza 11 dipinti, 15 disegni ed una serie di documenti, quali lettere, fotografie e pubblicazioni di quel tempo. Ennio Morlotti, uno dei principali protagonisti della vicenda artistica italiana ed europea del secondo Novecento, è nato a Lecco, sul Lago di Como, il 21 settembre 1910 in una famiglia dove il padre era invalido di guerra e la madre faceva la maestra.

Amico di Treccani, Guttuso, Birolli, De Grada, De Michele e gli altri protagonisti di quel periodo, ha partecipato in piena autonomia alla vita artistica italiana e europea. Il suo lungo soggiorno a Imbersago (Lc), ha lasciato presso quella comunità tracce umane ed artistiche rilevanti, di cui ancora oggi durano i segni come testimonia la cittadinanza onoraria conferitogli nel 1988 dal comune.

Sono evidenti, nei dipinti di questo artista, i ricordi; i ricordi di una realtà che è “intrisa” del dolce richiamo di una evidenza desiderata eppure obliata in un divenire temporale che ha attenuato la poesia di una natura fatata. Questa visione diviene ancor più tangibile man mano che le varie opere scorrono “impressionando” il nostro campo visivo: non più uno sguardo superficiale alla ricerca di sensazioni subitanee ma attenta analisi delle varie composizioni; il colore “corposo” che si sovrappone in piani di variati cromatismi serve a rivelare la capacità realizzativa di un ispirato Morlotti. Un artista che, affidandosi alla tecnica, superava ogni difficoltà nella trasfigurazione fantastica del reale, creando opere complete e godibili.

Infatti in suo testo Claudio Alessandri scriveva: “I colori di Ennio Morlotti invadono la tela a larghe macchie, componendo paesaggi luminosi la cui cromaticità non è confinata da spazi geometricamente definiti; ogni soggetto appare comunque sempre comprensibile, chiaramente svelato nelle varie componenti; i laghi, il cielo o il verde dei prati e degli alberi della terra lombarda cara a Morlotti, si suddividono in corposi sovrapposizioni di cromie e, alla fine, l’osservatore è pervaso dalla piacevole sensazione di vivere con l’artista il mistero di una scoperta, tela per tela, soggetto per soggetto, sino alla comprensione di un mondo che si è voluto effimero pur nella concretezza di concetti che dalla fantasia hanno attinto l’ispirazione, divenendo corposità positiva nell’osservazione amorosa del reale, pur se specchiato nell’anima sensibile dell’artista. I nudi di Morlotti sono anch’essi paesaggio, non fulcro centralizzante delle sensazioni: non sono solo emozioni dovute al trepido scoprire un armonico comporsi e dissolversi di visioni conturbanti, sensualmente vibranti, ma componenti di un insieme compatibile con la natura ed i suoi vari elementi, materiali e spirituali. Le opere di Morlotti, sembrano abbracciarci, avvilupparci in un caldo bozzolo di serena bellezza. Poche volte capita, davanti ai quadri di un artista, di provare le stesse sensazioni che suscitano queste opere; al di là del godimento visivo subitaneo, subentra uno strano fenomeno, prolungato nel tempo, eppure immediato nelle sensazioni di una realtà trasformata in sogno. E' per questo che guardandoli, questi dipinti a poco a poco cominciano come a dissolversi, staccandosi dal loro supporto, per ricomporsi dentro di noi. Allora i nostri occhi, diaframmi fotografici, assorbono i colori rapidamente: la tela ritorna candida, poiché il dipinto fa ormai parte di noi, ci appartiene, dandoci per una volta il senso della loro totale splendida bellezza”.

Le più importanti mostre sono state quelle del 1987 a Locarno a Milano, e del 1994 a Ferrara, effettuate dopo la morte avvenuta a Milano il 15 dicembre 1992.
 
La mostra sarà visitabile dal 24 settembre al 15 novembre 2013 presso Fondazione Corrente – Via Carlo Porta n. 5 – Milano.
Ingresso libero.

http://www.equilibriarte.net/eventscal/13463&t itle=ennio-morlotti

http://www.italiainformazioni.com/italia-informazi oni/57264/ennio-morlotti-in-mostra-a-milano

http://ca.siamotuttigiornalisti.org/it/content/enn io-morlotti-mostra-milano-fondazione-corrente-di-a nna-scorsone-alessandri
 

- ENNIO MORLOTTI, FONDAZIONE CORRENTE, MILANO