- ALLE SALINE ETTORE E INFERSA, STORICO MULINO DEL SALE, UNA MOSTRA SULLE SOLONKE RUSSE.
2 luglio 2013
di
anna scorsone alessandri
Una straordinaria raccolta di antiche saliere russe, è stata mostrata al pubblico in un luogo che rappresenta la cultura del sale, uno dei luoghi-simbolo del turismo ambientale in Sicilia. Le Saline Ettore e Infersa nello Stagnone di Marsala, nell’ambito delle manifestazioni di Marsala città europea del vino 2013 in collaborazione con la Sosalt SpA, la galleria di Locande dell’Arte, e con il patrocinio del Comune di Marsala è stata presentata per la prima volta, in Sicilia la mostra delle Solonke Russe, aperta fino al 31 ottobre 2013.
La mostra è una straordinaria collezione di antiche saliere: una raccolta di esemplari unici e rari dell’arte artigiana e orafa. Due solonke della collezione hanno una ricorrenza particolare, in quanto una fu donata da un gruppo di operai al barone Stroganoff “buon datore di lavoro”, in occasione della festa del 1° Maggio, festa dei lavoratori nel 1870 e l’altra, nel 1883, dagli impiegati di una miniera di sale al gestore e proprietario del giacimento. La Solonka viene esposta proprio in un luogo simbolo che rappresenta la cultura del sale: Il Mulino delle Saline Ettore Infersa nello Stagnone di Marsala, dove nasce l’oro bianco, il Sale Marino di Trapani. La solonka è una saliera dalla forma di trono che nel passato in Russia veniva utilizzata per presentare e donare il sale nelle occasioni speciali; per l’inaugurazione di una dimora e nell’accogliere un ospite, alle feste di nozze e battesimi a conclusione di occasioni speciali.
Le solonke erano simboli di accoglienza e ospitalità: create in Russia nel 1845-50 nella seconda metà dell’Ottocento, da manufatto comune della cultura contadina, le prime erano in legno, successivamente e velocemente divennero oggetti pregiati d’argento massiccio, con l’interno dorato per evitarne la corrosione e successivamente arricchite ulteriormente con vivaci smalti policromi. Apprezzata dalle classi sociali più elevate, ebbe però vita breve, perché nel 1917 con la caduta dello Zar Nicola questa attività scomparve.
Si tratta di una rassegna unica al mondo, una esposizione itinerante dal 2010. L’eccezionale raccolta personale di Maria Palumbo Sormani collezionista delle saliere russe, è iniziata più di trenta anni fa, una raccolta straordinaria di rari esemplari d’arte artigiana e orafa che va dal XIX e prima metà de XX secolo: esemplari di fine artigianato e arte in legno, porcellana, argento, vermeil, smalti champlevé e cloisonné. La raccolta composta da trentasei pezzi, altamente significativi presenta punzoni, incisioni e motivi decorativi che contraddistinguono ciascuna solonka; sono segni che rivelano così che in esse è impressa memoria di chi l’ha forgiata, donata e posseduta. Inoltre i simboli incisi sulle solonke fanno anche esplicito riferimento a religioni diverse: paganesimo, ebraismo, cristianesimo e, testimoniano curiose relazioni tra fatti e personaggi storici nel corso delle varie epoche, in particolare tra la Russia, patria delle solonke, l’Europa, l’Italia ed il Monferrato dove Maria Palumbo Sormani ha eletto la sua residenza e messo in mostra per la prima volta la sua collezione.