- SALVATORE MAGAZZINI : PAESAGGI ESSENZIALI -
17 gennaio 2013
di
Anna Scorsone Alessandri
Anima pulsante delle sue opere è il colore: abbagliante, dirompente e corposo, alle volte meno invasivo, ma comunque sempre molto coinvolgente. Un soggetto per essere trattato da Magazzini deve averlo coinvolto veramente in prima persona, avergli trasmesso la giusta energia e forza.
In queste opere una marina si condensa in pochi decisi tocchi di colore lungo l'orizzonte e una variopinta piazza marocchina diviene una composizione di piccoli tasselli cromatici. Pochissimi elementi sono sufficienti a esprimere con immediatezza la visione: cieli infiniti, mari di un blu intensissimo, paesi lontani che egli riesce a raccontare, paesaggi dilatati, dove gli orizzonti si sfumano e dove le figure di mercati e vie sembrano voler lasciare traccia del loro passaggio, del loro divenire.
Opere intense, cariche di luminosità e uniche per il modo in cui sintetizzano la realtà, cercando di raggiungere l’essenza dei luoghi senza privarli della loro figuratività. Questo, in definitiva, fa di lui un pittore vero, in grado di ascoltare il proprio cuore e le proprie emozioni. Forse, soprattutto per questo le sue opere sono in grado di far sognare e di catturare lo sguardo dell’osservatore.
“Paesaggi Essenziali” è il titolo della mostra di Salvatore Magazzini. Nelle sue tele la semplificazione geometrica non attenua, ma esalta passionalità con cui il pittore si accosta al dato naturale. I paesaggi realistici, tendono a scomparire, le forme si organizzano in larghe masse di colore; i luoghi rievocati attraverso il filtro della memoria perdono le loro caratteristiche più transitorie e accidentali.
Questa tendenza all'astrazione o meglio al superamento dell'antinomia tra astrattismo e realismo attraverso la sintesi è, comunque, da sempre presente nella pittura di Magazzini. Nascono cosi le solitarie vedute della Maremma o del sud della Francia, le visioni cupe, spesso intensamente drammatiche di desolati paesi del meridione, i paesaggi africani abbacinati dal sole. In quarant’anni di pittura, Magazzini ha ricevuto tanti complimenti, ce n’è uno che gli ha fatto particolarmente piacere: “E’ stato quando mi hanno definito un pittore vero, che lavora con una certa sincerità senza tante suggestioni. C’è una frase di Mario Luzi che ricordo con piacere, il quale definì la mia pittura “un’arte pulita, ferma, convincente”.
Probabilmente queste tre parole, dette in maniera istintiva da parte di Luzi, sono quelle che centrano più di tutte il mio lavoro”.
Di notevole interesse anche l'attività scultorea di Magazzini (iniziata nel 1969): specialmente .quella nella fase giovanile di cui fa parte l'opera «L'uomo di Monteriggioni», recensita da Mario Luzi e collocata nell'atrio del Palazzo Comunale di Quarrata (PT). La Rai ha dedicato all’artista quattro servizi sulle sue opere. Tra i maggiori critici che hanno scritto su di lui citiamo: Pier Carlo Santini, Mauro Innocenti, Alberico Sala, Edoardo Bianchini, Tommaso Paloscia, Omar Calabrese, Mario Luzi, Riccardo Soldani, Antonio Del Guercio.
Salvatore Magazzini nasce il 28 febbraio 1955 a Pistoia, dove vive e opera. Espone dal 1969. Numerose le mostre personali in Italia: Prato, Signa, Pistoia, Montecatini Terme, Legnago (VR), Poggio a Caiano, Forte dei Marmi, Massa, Viareggio, Verona, Carrara, Monteriggioni (Si), Bari, Nuore, Empoli, Pescina (AQ), La Spezia, Firenze, Bologna, Milano, Roma, Reggio Calabria, Abbadia Isola (SI), Siena, è presente anche in importanti collezioni estere: Svizzera, Francia, Stati Uniti, Germania, Giappone, Marocco.
Inaugurazione 17 gennaio ore 18.30. La mostra sarà visitabile fino al 7.2.2013. SpaziArti Ungallery
Corso Buenos Aires, 23 (cortile interno) - Milano lun-sab 17:00-19:30, domenica e festivi su appuntamento.