- MOSTRA PERSONALE DI CLAUDIO MALACARNE DAL TITOLO : "THE LATEST WORK".
18 novembre 2012
di Anna Sscorsone Alessandri
Claudio Malacarne sa misurarsi con l’enigma della luce e della forma, crea regole d’equilibrio che sappiano ravvivare l’impronta del primo piano o del campo lungo e sceglie una solarità perenne, che viene colta nel momento di maggiore splendore, quando ancora l’ombra è lontana. Nei paesaggi è un trionfo della pittura sulla natura ed è, nello stesso tempo, un trionfo della pittura su sé stessa, è la dimostrazione che si può dire qualche cosa di nuovo.
E’ questo il merito di Malacarne e cioè di sorprendere lo spettatore; anche nei ritratti riesce a cogliere i tratti più segreti, l’intimità più complessa. E’ un sapiente elaboratore di immagini sempre alla ricerca di nuove soluzioni senza perdere mai di vista la sua solida concezione stilistica post-impressionista; l’interpretazione cromatica è spontaneamente caleidoscopica, con la preziosità di una diffusa luminosità. E’ anche un attento osservatore del mondo animale mettendo in evidenza, oltre che la sua passione per gli animali, anche gli aspetti curiosi ed insoliti dei loro comportamenti, unendo il rigore scientifico insieme alla naturalezza delle pennellate, a sottolineare l’aspetto più intimo e il rapporto di feeling con l’uomo. L’artista ritrae gli animali come il cane, la mucca, il maiale, la scimmia li realizza con un taglio originale ed espressivo e su uno sfondo di colori accesi e vivi, dal tocco quasi irreali, emergono vivi e reali: come il cane malinconico, la scimmia in posa da sembrare “Il modello”. Le opere colpiscono per la loro genuinità e la loro capacità di essere ironiche, sincere e dirette.
Claudio Malacarne nasce a Mantova nel 1956: comincia a dipingere giovanissimo eseguendo i primi dipinti all’età di quattordici anni. Frequenta lo studio del maestro Enrico Longfils con metodica applicazione, riuscendo a maturare quella sua ricerca pittorica che lo annovera tra i più fecondi coloristi del nostro tempo. Si muove attraverso sperimentazioni di mezzi diversi, dalla matita, alla penna con inchiostro di china.
A partire dai dipinti degli anni Ottanta si intravede l’influenza post-impressionista di Gauguin e di Van Gogh, di Bonnard e di Matisse, pur nel teso, coerente, ineccepibile linguaggio formale; le opere sul Concerto jazz del 2003-2008 grondano di umori esistenziali. Ha sempre lottato tra un proprio ideale mondo platonico, lucidamente dialettico e squisitamente mentale e, il gran flusso del suo sangue oscuro e tumultuoso, dei suoi sensi in agguato. Ed è appunto a causa di questo divario che si manifesta e determina la "fatica del pittore", il tormento dei suoi quadri, espresso nel vigore del colore, nell’aggrovigliarsi delle immagini.
Claudio Malacarne vive e lavora a Soave Porto Mantovano, in provincia di Mantova. Le sue grandi tele si impongono all’attenzione di tutti principalmente per la loro dirompente forza cromatica, alimentata da un continuo giuoco ritmico dei colori. Le sue pennellate corpose, stese sulla tela con ampia azione gestuale, evidenziano una impaginazione vigorosa, di notevole comunicatività.
La mostra sarà visitabile fino al 24.12.2012 presso la Galleria CM Artestudio – Via Bertani n. 28 – Mantova.
Orario: dal giovedì al sabato dalle 16,30 alle 19,00 e su appuntamento.
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http://www.italiainformazioni.com/italia-informazi oni/26932/the-latest-work-a-mantova-la-personale-d i-claudio-malacarne
http://ca.siamotuttigiornalisti.org/it/content/mos tra-personale-di-claudio-malacarne