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- UGO NESPOLO E LE SUE CALEIDOSCOPICHE REALIZZAZIONI IN MOSTRA A MILANO -

16 aprile 2009

di Claudio Alessandri

Dopo una assenza che si è protratta per sedici anni, Ugo Nespolo torna a Milano per presentare una sua personale che verrà inaugurata il 15 aprile alle ore 18.00.

 La mostra reca il titolo: “Quasi per giuoco” e le cinquanta opere esposte fra nuove e storicizzate, rendono perfettamente l’intimo senso delle realizzazioni di Nespolo, siano esse rappresentate da quadri, ceramiche, tappeti, mosaici e arazzi, una varietà di espressioni che suppone una padronanza del segno e delle cromie che in queste opere trova conferma al di la di possibili flessioni, sempre in agguato per gli artisti dotati di poliedrici intenti espressivi.

Eppure l’impressione, la giocosità del giuoco si impone non tanto nel significato ludico quanto nella gioia che trasmettono al prossimo e nei colori vivaci, seppur coerenti, che nelle forme a volte riconoscibili, a volte lanciate a rincorrere la fantasia più prolifica o l’apparente fisicità di un sogno partorito nel corso di un sonno sereno, quale può essere solamente quello di un bambino.

Ugo Nespolo non ha mai smarrito, nei tanti anni di attività, il gusto della trasgressione, non fine a se stessa, ma al servizio di un desiderio ironico, un giuoco che nasconde il sentire più profondo di un’artista che vuole contribuire a ridare il sorriso ad una umanità uniformemente triste, privata della giocosità che consente il superamento dei momenti tragici di una intera vita, e sono tanti e molte volte insopportabili.

Ugo Nespolo è nato a Mosso (Biella) il 29 agosto del 1941 ed i suoi studi, sin dalla pubertà, si sono diretti immediatamente verso il mondo dell’arte, spontaneamente, istintivamente. Ottenuto il diploma all’Accademia Albertina di Belle Arti, completa i suoi studi conseguendo la laurea in Lettere Moderne.

Nespolo entra a far parte del mondo artistico italiano negli anni sessanta mostrando con evidenza la sua predilezione per la Pop Art, collegata strettamente con il concettuale.

Immediatamente questo straordinario artista si distingue nel panorama artistico nazionale per una prepotente propensione per tutto ciò che rifugge la monotonia della normalità, si impone quell’insinuante senso ironico che sarà alla base di tutta la sua produzione artistica, dalla ceramica al quadro dipinto, dal tappeto alla scultura, dall’arazzo ai puzzle, coloratissimi, ritagliati nel legno e disposti sul supporto in fantasmagoriche raffigurazioni dal mondo umano a quello naturalistico con qualche interessamento per quello matematico.

La maturità artistica il maestro la conquista negli anni ottanta, il così detto “periodo americano”, adesso le sue opere raffigurano scorci metropolitani delle città della grande e “sconosciuta” America. La sua “irruenza” artistica lo conduce ad operare in vari campi del creare artistico, collabora con la RAI realizzando “videosigle”, non disdegna le digressioni pubblicitarie.

Negli anni novanta non esita ad annoverare fra le tante attività, anche quella che lo vede disegnare le scene ed i costumi dei vari personaggi per l’opera composta da Donizetti: “L’elisir d’amore”, per la rappresentazione ospitata presso il Teatro dell’Opera di Roma e tutte le successive città europee nelle quali questo melodramma verrà rappresentato.

Sempre nel 2000 Nespolo riesce finalmente a rendere reale il suo sogno, un desiderio accarezzato per anni ed adesso felicemente attuale, il suo “atelier” che curerà personalmente attrezzando un capannone industriale dimesso nella città di Torino. In questa sorta di bozzolo delle meraviglie, raduna le sue innumerevoli creazioni, i suoi “capricci” tecnologici e tutto ciò che fa parte pregnante del suo vivere. E’ come se tutto il suo variegato mondo si occultasse, prendendone le distanze, ad una realtà estranea ed irritante alla filosofia del suo vivere ed operare.

Negli anni a seguire lo troviamo impegnato in mille altre incombenze di carattere artistico, lo ritroviamo nel realizzare il “Drappellone” per il Palio di Siena del 16 agosto, siamo nel 2007, sarà l’artefice di scene e costumi, per l’opera “Madama Butterfly”. Ugo Nespolo si distinguerà anche nell’attività cinematografica imponendosi per soluzioni geniali nella realizzazione sperimentale, questa sua attitudine, certamente non l’ultima in ordine d’importanza, ma poco nota per altro ai tantissimi estimatori di Nespolo pittore riceverà un importantissimo riconoscimento al Centre Georges Pompidou di Parigi nello svolgimento di una prestigiosa rassegna.

Per l’avvenimento di Milano è stata attrezzata una sala video per la proiezione di alcuni films realizzati dal Maestro ad iniziare dal 1966.

Vien fatto di persona: “Ma in quanti anni Nespolo è riuscito ad esprimersi, sempre ad altissimi livelli, in quella miriade di attività?” ….non moltissimi, tutto ciò è e sarà frutto di una mente geniale come raramente se ne manifestano in una sola generazione.

16/04/09 italiainformazioni

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