- MILANO EXPOSSIBLE IL CAPOLUOGO LOMBARDO VERSO EXPO 2015
27 marzo 2009
di
Claudio Alessandri
L’assegnazione alla città di Milano dell’organizzazione della “Expo 2015” rappresenta una occasione importantissima, imperdibile per trasformazioni urbanistiche epocali e, nel contempo, dimostrazione di grande efficienza e capacità organizzativa.
Giunge a proposito quindi la mostra collettiva, con corollario di incontri per proporre, confrontarsi senza preconcetti politici, e concezioni artistiche, personalistiche. La mostra pone in evidenza opere fotografiche e pittoriche, suggerimenti non soluzioni per un rinnovato assetto urbano della città di Milano. E’ proprio questo aspetto che è al centro di un acceso dibattito e non sarebbe stato possibile evitarlo dato che a confrontarsi sono molto spesso idee “fieramente” contrapposte.
Milano, in questo frangente, incredibile a dirsi e a sostenersi considerate le immense risorse tecniche ed artistiche che, da sempre, la animano; dicevamo in questo frangente è paragonabile ad un immenso transatlantico avvolto dalla nebbia e privo di una bussola, insomma “naviga a vista” cercando di azzeccare un approdo sicuro, ignorando totalmente i rischi catastrofici che una simile condotta inevitabilmente comporta.
Le difficoltà di un veloce e proficuo avvio di un progetto che contempli le soluzioni idonee a redigere un piano coerente e frutto di varie sinergie è evidente; i ritardi e le incomprensioni che ostacolano, da più di un anno dall’assegnazione, un grande numero di progetti tutti convergenti alla felice realizzazione di “Expo 2015”, forniscano una dimensione preoccupante dello “scollamento” che purtroppo, ancora una volta, esiste fra responsabilità politiche, civili e culturali che si genera da posizione di miopia progettuale, particolarismi sempre deleteri determinano un “vuoto rumoroso” colmo di mille idee e progetti totalmente avulsi dalle realtà “Expo 2015”, e dalle potenzialità progettuali e culturali che il territorio offre con disarmante evidenza.
Gli artisti coinvolti in questo progetto “guardano” una realtà inesistente e per quanto si sforzino non riescono a vedere su quali realtà basarsi per le loro idee, i loro progetti un “nulla” che contiene in se immense potenzialità, da non disperderle al vento dell’incomunicabilità cerebrale, un esercizio poco probante e soddisfacente di “onanismo mentale” un esercizio che si pone in atto quando ogni possibilità di valida soluzione viene inghiottita dal vuoto di un utilitarismo che non condurrà mai a qualcosa di risolutivo.
Ed è proprio l’assenza di precise indicazioni storiche e di pregnanze simboliche, soffre maggiormente, in queste impensabili condizioni vengono presentati progetti, magari validi dal punto di vista creativo, ma che si inseriscono in una non – realtà, senza tenere in debito conto dei siti, del loro valore ecologico o storico, un valido progetto che ignora totalmente gli sviluppi futuri, accademismo e nulla più, tale rimarrà, totalmente inutile nell’illusoria convinzione del progettista di aver fornito una soluzione risolutiva ai problemi, i tanti problemi di “Expo 2015”.
La mostra e le altre iniziative sono stati possibili grazie alla collaborazione di Francesco De Agostini, Giacomo Magistrelli, Anna Steiner. L’allestimento di Jacopo Muzio. Progetto grafico di Franco Origoni e Anna Steiner con il contributo della Fondazione Cariplo ed il Patrocinio della Provincia di Milano.
La mostra inaugurata il 26 marzo si protrarrà fino al 6 maggio 2009 Milano nei lavori di: Alessandro Busci, Maurizio Galimberti, Gianni Maffa, Pier Paolo Maggini, Toni Nicolini, Claudio Onorato, Marco Pho Grassi, Steve Piccolo, Walter Trecchi.