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- Il DAVID DI DONATELLO E' TORNATO AL SUO ORIGINARIO SPLENDORE. COMPLETATO IL RESTAURO DURATO PIU' DI UN ANNO -

1 dicembre 2008

di Claudio Alessandri

Non esiste turista italiano o straniero che avendo visitato Firenze non sia rimasto prigioniero dell’atmosfera fantastica di questa antica e nobile città; gli splendidi palazzi del periodo mediceo, le chiese ridondanti di tesori artistici, ed i monumenti realizzati dai più grandi artisti del rinascimento.

Fra tutte le opere d’arte, e sono tante, ad attrarre maggiormente i visitatori, forse per evidenza visiva e per fama artistica si annoverano, il David marmoreo di Michelangelo, il Perseo di Cellini ed il David bronzeo di Donatello.

Proprio di questa splendida opera vogliamo parlare; ospitato nel museo nazionale del Bargello il capolavoro di Donatello è tornato a mostrarsi nella sua straordinaria bellezza, purezza di forme ed intensità emotiva, al termine di un lungo ed accuratissimo restauro protrattasi per più di un anno.

Questa opera per più di cento anni, pur al rinchiuso teoricamente protettivo del museo, rimase esposta agli insulti del tempo. Per tema di danneggiare l’opera bronzea i pochi interventi non avevano fatto altro che accumulare vari strati di sostanze cerose e patine vi varia natura che, invece di curare l’aspetto di questa splendida opera, non avevano fatto altro che creare spesse incrostazioni che hanno alterato fortemente il primitivo aspetto dell’opera stessa, nella parte superficiale esterna.

Adesso il bronzo di Donatello, forse il più famoso del rinascimento ripulito dalla patina del tempo da un restauro accuratissimo preceduto da un attento studio dalle varie caratteristiche della superficie bronzea, oggetto dell’intervento.

Il 28 novembre 2008 il David è tornato all’ammirazione dei tanti visitatori rimasti orfani da più di un anno di questo capolavoro. L’opera di restauro condotta con sistemi classici, cioè con l’uso dei bisturi e quello moderno del laser solo di recente utilizzato per tali delicatissimi interventi in particolar modo per la chioma riccioluta che, all’origine, era ricoperta da foglie d’oro, secondo l’uso classico.

La splendida opera di Donatello, non si impone certamente per caratteristiche monumentali, come avviene per la incommensurabile opera di Michelangelo, ma per delicatezza di forme calate in unica fusione a “tutto tondo” come non avveniva da molti secoli, è alta 158 centimetri per 51 di circonferenza alla base. Questo eroe bambino della cristianità è senza dubbio la scultura più nota e più osannata di Donatello, ed è estremamente doloroso dover constatare l’assoluta mancanza di notizie riguardante la sua esecuzione, in netto contrasto con la fin troppo vivace documentazione del Cellini per la fusione del suo Perseo.

Il David, come testimoniato anche dal Vasari, venne collocato al centro del cortile di Palazzo Medici nel 1469, in occasione dello sposalizio di Lorenzo il Magnifico con Clarice Orsini. Oggi, dopo innumerevoli spostamenti, si può ammirare all’interno del museo nazionale del Bargello
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articolo dell'1/12/08
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