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- UN "FUTURISMO" CHE HA DEL FANTASTICO.

29 giugno 2009

di Claudio Alessandri

Da un catalogo che, nel frontespizio, di una mostra d’arte recita testualmente: “1909 – 2009 – Omaggio al Futurismo – esprimere il movimento”, cosa ti aspetti? Risposta ovvia, la celebrazione dei cento anni del manifesto del rivoluzionario movimento artistico chiamato, quasi a sfida di tutto ciò che lo aveva preceduto, “Futurismo”, teorizzato l’11 febbraio 1910 da Boccioni ed altri famosissimi artisti.

Unarottura netta con qualsiasi altra tendenza artistica che si era sviluppata dal Rinascimento in poi, una pittura e scultura che aborrendo la staticità del classicismo esplode in forme “saettanti” che esprimono, con estrema evidenza, il rapido evolversi di un momento che si manifesta in tutta la sua dinamicità l’interpretare ogni forma espressiva nel suo significato vitale.

Ebbene, nel visitare questa mostra, dire che siamo rimasti perplessi sarebbe un eufemismo, abbiamo visitato tutte le sale osservando le venticinque opere esposte con la massima attenzione, ma di “futurismo” quasi nulla, questo quasi equivale a due o tre opere, per il resto un insieme di dipinti non solo esenti dal crisma della rivoluzionaria tendenza annunciata da Boccioni e compagni, ma molto lontano da coerenti espressioni artistiche.

Abbiamo dedotto di avere errato nel venire alla mostra convinti d’osservare opere commemorative del “Futurismo”, o quanto meno di avere sbagliato giorno e data. Da questa convinzione ci ha dissuasi uno degli artisti partecipanti alla mostra che c’è venuto incontro livido in volto sventolando, non saprei come definirlo, catalogo o pieghevole multiplo? Poche pagine, le 25 opere assemblate in tanti “tranci” multicolori che la curatrice della mostra ha affastellato in un poco comprensibile puzzle che non consente la visione totale delle opere, a ben pensarci, vista la qualità della maggior parte dei dipinti (meno tre) è stata la soluzione migliore per “confondere le idee”.

L’artista conosciuto, una volta a portata di voce ci ha urlato: “per questo pieghevole ogni partecipante alla mostra ha sborsato € 100, guardate il risultato!” . Cosa dire, noi eravamo delusi per la mancata esibizione di opere “Futuriste”, lui per avere sborsato una discreta somma per ricevere in cambio un trancio di pizza, per di più virtuale, quindi non commestibile, che disdetta e che delusione!

articolo del 29.6.09 siciliainformazioni

- UN "FUTURISMO"  CHE HA  DEL FANTASTICO.