Sabato 29 novembre 2008 al centro congressi Sant'Agostino della città di Cortona, è stato presentato al pubblico il volume dal titolo "Aquile di Chiana – Foto e ricordi di gente dell’aria legata al territorio della Valdichiana". Autori del libro, pubblicato dalla Casa Editrice Edimond, sono Andrea Fabianelli e Silvano Marti.
Gli autori ambedue appassionati delle vicende aeronautiche della seconda guerra mondiale, hanno raccolto, con grande pazienza e commossa partecipazione moltissime testimonianze, direttamente se ancora viventi, dai piloti o dal personale addetto alla manutenzione degli aerei, ma più delle volte dai familiari di piloti deceduti durante l’impari confronto con le macchine inglesi e americane ben più veloci ed efficienti degli aerei italiani, molte volte scarsamente armati o, per assurdo con pochissimo carburante che, in molti casi, causò il non ritorno alla base di partenza di abilissimi piloti che ben poco poterono fare contro l’inettitudine dei comandi.
Dai vari racconti pubblicati, stringati e privati di qualsiasi forma di retorica, scaturisce una verità tragica, migliaia di uomini, la più bella gioventù italiana, perirono ubbidendo a degli ordini da loro non condivisi, ma rispettati per non venire meno ad una forma malintesa di amor di patria inculcata loro fin dalla più tenera età.
La tragica morte di queste “aquile” fu causa, in molteplici casi di tragedie familiari, dolore per dei genitori ed oltre al dolore la disperazione di spose giovanissime che, improvvisamente, piombarono nella più cupa paura di non potere dare ai loro figli un avvenire sereno, non solo dal punto di vista materiale, ma anche psicologico per degli orfani privati di un affetto e sostegno basilare qual’è la presenza di un padre.
E poi, da tragedia in tragedia per quei piloti che, presi dal vortice di eventi più grandi di loro, andarono volontariamente o costretti con le armi, rivolte contro di loro e le loro famiglia, a formare un contingente aereo al servizio della neonata mussoliniana Repubblica Sociale Italiana. Pochi furono i piloti che vennero impegnati in azioni di guerra contro le popolazioni civili italiane o aerei di piloti italiani che avevano scelto di combattere agli ordini degli alleati, la sorte dei così detti repubblichini, in senso chiaramente dispregiativo, fu matrigna perché dopo la resa tedesca, nel rientrare in Italia, trovarono ad attenderli i partigiani che li catturarono accusandoli di tradimento.
Segregazione, duri interrogatori e percosse dovettero subire molti piloti già appartenuti alla R.S.I., pochi morirono, ma la loro dignità di combattenti venne ristabilita molti anni dop, ovviamente per coloro che tornarono, per mio padre non fu così ed ancora oggi tento invano di sapere dove ha trovato la pace mio padre… .
Alla presentazione del libro hanno partecipato il Sindaco di Cortona Andrea Vignini, ovviamente gli autori del libro, e rappresentanti dell’Aeronautica militare italiana.
la foto è del maresciallo pilota Giuseppe Alessandri