- SEDUTO SUL MURETTO DI IMERA di Claudio Alessandri
Seduto su un muretto della diruta Imera
immerso nel silenzio di millenni di storia
guardo il mare non distante che schiuma sulla riva
a destra si profilano le alte vette delle Madonie
che sfumano nella bruma dell’imminente tramonto,
alle mie spalle il cupo massiccio di monte San Calogero,
sacro agli imeresi, sede di divinità e di demoni
che prevalsero impugnando le daghe dei Fenici.
Il silenzio profondo è rotto dal soffio leggero,
del vento d’autunno che porta il profumo speziato
dell’origano e della mentuccia fiorita,
si rinnova la speranza della mia vita,
i dolori, le gioie e poi l’oblio,
ricordi di risa, di corse sfrenate
di lunghe nuotate nel mare profondo
accompagnato dai delfini e dal canto delle sirene,
melodie di altri mondi dove l’amore è eterno
ed il sole brilla anche di notte scaldando
corpi gelidi che rivivono in amplessi senza fine.
Ottobre 2004, Claudio Alessandri