Uzzaco, pur rifacendosi a canoni tradizionali, ha il merito di donare qualcosa di nuovo, di già visto? Si, ma con la coinvolgente poeticità delle composizioni di questo artista pervase da armonie mediterranee, di sussulti mnemonici di una realtà che è “intrisa” del dolce richiamo di una realtà amata eppure obliata in un trascorrere temporale che ha attenuato la poesia di una natura fatata.

Questa sensazione diviene ancor più tangibile man mano che le varie opere scorrono “impressionando” il nostro campo visivo, non più un osservazione superficiale alla ricerca di sensazioni immediate, ma attenta analisi delle varie composizioni; il colore, la padronanza del segno dalle svariate soluzioni tutto quanto serve a rivelare la capacità realizzativa di un ispirato Uzzaco, che dalla tecnica trae origine, ma dalla fantasia, l’opera completa, godibile, criticabile, in ogni caso totalmente leggibile.  

                       Claudio Alessandri