- MARC CHAGALL. LOVE AND LIFE. CASTELLO URSINO, CATANIA.
18 ottobre 2015
di
anna scorsone alessandri
Attraverso disegni, olii, gouache, litografie, e acquerelli, la mostra racconta la sua poetica influenzata dal grande amore per la moglie Bella e dal dolore della sua prematura morta avvenuta nel 1944. La mostra proveniente dalla Collezione dell’Israel Museum di Gerusalemme giunge per la prima volta a Catania, presso il Castello Ursino. Catania ospita l’esposizione e torna a respirare aria di cultura. Artista del secolo scorso, è rimasto fedele a se stesso pur attraversando rivoluzioni politiche e tecnologiche, guerre, catastrofi.
L’allestimento, curato da Ronit Sorek, è prodotta da Arthemisia Group, in collaborazione con l’Israel Museum nelle sale del Castello Ursino a partire dal 18 ottobre 2015 al 14 febbraio 2016 e racconta, come scritto in precedenza la poetica dell’artista ebreo, influenzata dal grande amore per la compagna amatissima Bella morta prematuramente per una infezione virale. e soggetto frequente nei suoi dipinti.
Nel mondo favolistica di Marc Chagall l’amore ha un nome: Bella Rosenfeld. Sono le parole di Bella, scritte in un libro di ricordi, che ci portano dentro i quadri del grande artista russo: “Ti sei gettato sulla tela che vibra sotto la tua mano. Intingi i pennelli. Il rosso, il blu, il bianco, il nero schizzano. Mi trascini nei fiotti di colore. Di colpo mi stacchi da terra, mentre tu prendi lo slancio con un piede, come se ti sentissi troppo stretto in questa piccola stanza”. L’amore per Chagall non può essere racchiuso, delimitato, fermato da nessun ostacolo: le pareti, i pavimenti, la città diventano il luogo dell’incontro, dell’abbraccio, del bacio. L’amore non può essere raccontato se non dalla fantasia e dalla poesia, che cambia i colori, le forme, lo spazio in una nuova realtà dell’anima e dello spirito. L’amore non può essere neppure ucciso, rinchiuso, ferito. Così, l’arte di Marc Chagall riuscirà a raccontare la felicità .
La collezione Marc Chagall, costituita da 140 dipinti raccoglie in particolare lavori grafici e ripercorre i temi fondamentali della produzione dell’artista dalle radici nella nativa Vitebsk (Bielorusia), descritta con amore e nostalgia nella serie Ma vie (My Life), all’incontro con l’amata moglie Bella Rosenfeld.
Nato a Liosno nel 1887 studia prima a Vitebsk, quindi all’accademia di Pietroburgo, dove è allievo anche di Leon Bakst. Nel 1910 si trasferisce a Parigi. Conosce le nuove correnti del momento, particolarmente il Fauvismo e il Cubismo. Si inserisce negli ambienti artistici d’avanguardia. La sua vita e la sua arte fu commistione delle maggiori tradizioni occidentali europee, dall’originaria cultura ebraica a quella russa, all’incontro con la pittura francese delle avanguardie. Espone nel 1912 sia al Salon des Indépendants, che al Salon d’Automne, Delaunay e nel 1914 una personale presso la galleria Der Sturm. Il sopraggiungere della guerra nel 1914 lo fa rientrare a Vitebsk dove fonda l’Istituto d’Arte, di cui è direttore fino al 1920. Si trasferisce a Mosca. Inizia a realizzare le decorazioni per il teatro ebraico statale “Kamerny”. Nel 1924 ha luogo una importante retrospettiva di Marc Chagall presso la Galerie Barbazanges-Hodeberg. Nel 1933 in seguito ad un’altra sua retrospettiva avviene l’ascesa del nazismo al potere in Germania. Tutte le opere di Chagall vengono confiscate ai musei tedeschi. Alcuni figurano all’asta tenuta alla Galerie Fischer di Lucerna nel 1939. A Chagall non rimane che rifugiarsi in America per poi tornare a Parigi nel 1947. Inizia la lunga serie di decorazioni di grandi strutture pubbliche e nel 1962 disegna le vetrate per la sinagoga dello Hassadah Medical Center, presso Gerusalemme e per la cattedrale di Metz. - Muore a Saint-Paul-de-Vence nel 1985. La rassegna mette soprattutto in luce il rapporto tra arte e letteratura. Oltre ad aver corredato di immagini i libri dell’amata sposa, ha illustrato la Bibbia con ‘L’Angelo cadutò, gouache del 1924, ha lavorato sull’iconografia cristiana con il dipinto della “Crocifissione”, ha rappresentato “Le anime morte” dello scrittore Gogol.La mostra curata da Ronit Sorek narra l’immagine che l’artista voleva trasmettere al mondo di se stesso. La sua arte così come il significato spirituale e poetica universale della Bibbia e della religione.
Ufficio stampa Artemisia Group – dal 18 ottobre 2017 al 14 febbraio 2016. Castello Ursino – Piazza Federico II di Svevia, Catania – Orari: dal lunedì al venerdì ore 9.00 – 22.00. La biglietteria chiude un’ora prima. Biglietti: intero €,12.00 – ridotto €. 10.00 - universitari €. 8.00. e scuole €. 5.00.