- GIUSTO SUCATO, MORTO IERI 10 AGOSTO 2016.
Voglio ricordarlo qui con uno articolo, di cui propongo uno stralcio scritto a suo tempo da Claudio Alessandri.
..."Tutto ciò che è “pattume del benessere”, raccolto coscientemente da Sucato, é utile alla fantasia di questo artista straordinario; e, ogni cosa si trasforma, come per magia, in maschere tribali, in sedie (dedicatorie ai grandi della storia dell’arte, o a personaggi illustri), in scritture fantastiche che assumono un senso logico nell’insieme creativo: l’oro sfavilla a riscattare il nero pauroso del supporto scavato dal tempo o morso dal fuoco che consuma e purifica, distruggendo i gravami che appesantiscono il corpo e l’anima di uomini già schiacciati dall’algida logica di un modernismo mendace. Il mondo artistico di Sucato attrae per l’imprevedibilità dell’oggetto finito, frutto di assemblaggi di materiali i più disparati che, ad una normale osservazione, appaiono oggetti banali, non sollecitanti alcuna curiosità; pezzi di ferro informi, molle che un giorno lontano appartenevano ad una lucente e rombante automobile, pezzi di legno anonimi o irritanti quali ostacoli ad un agevole cammino, lamiere incrostate di ruggine, chiodi, forse gli unici a suggerire attualità d’uso, fregi lignei o metallici, ultimi sussulti di strutture ormai scacciate da una nobiltà ignorata da una realtà che rifiuta reminiscenze romantiche, irritanti testimonianze di un mondo chiuso nell’ampolla di una clessidra, dimenticata e mai più capovolta.”…
Tratto da un articolo di Claudio Alessandri