- UGO TAMBURINI, IMMAGINI FRA OTTO E NOVECENTO DI UN FOTOGRAFO IMOLESE.
18 giugno 2014
di anna scorsone alessandri
La mostra vuole essere l’occasione per raccontare e spiegare ai visitatori i procedimenti fotografici utilizzati in un’epoca, quella in cui Tamburini, che se non è da considerare pionieristica segna comunque i primi passi della fotografia, della sua evoluzione e diffusione. Il percorso è arricchito dalla esposizione di alcune macchine fotografiche d’epoca non appartenute a Tamburini ma a lui coeve. Inoltre all’interno della mostra sono presenti alcune caratteristiche della Sala posa, le nuove possibilità di Riprese in esterno, facilitata dalla diffusione dei negativi alla gelatina su lastra di vetro, più sensibili e di uso assai più pratico di quelli al collodio, le evoluzioni delle tecniche di Sviluppo e stampa.
Ugo Tamburini acquista la sua prima macchina fotografica nel 1888. A quei tempi è un ricco benestante che sperimenta la fotografia in un ambito privato e si dedica a progetti di natura scientifica e artistica. Il paesaggio di Tamburini da fotografo dilettante a fotografo di professione avviene attorno alla fine dell’Ottocento, quando in seguito a difficoltà finanziarie è costretto a vendere i suoi beni e fare della fotografia un mestiere. Tra i suoi progetti vi è la collezione dei malati di mente del manicomio di Imola, una raccolta di ritratti e studi di fisiognomica, con la quale partecipa a numerose esposizioni internazionali.
Tamburini realizza anche campagne fotografiche per documentare l’organizzazione ospedaliera imolese. Alla fine dell’Ottocento la fotografia si afferma come strumento indispensabile nel lavoro scientifico. In questo ambito Tamburini collabora con Giuseppe Scarabelli, scienziato imolese dai vasti interessi, che gli commissiona campagne di documentazione di scavi archeologici, particolari conformazioni del territorio, reperti del Gabinetto di storia naturale. Negli ultimi anni di vita Tamburini raccoglie in alcuni album immagini di “fatti, cose e uomini” di Imola scomparsa e numerosi ritratti di cittadini imolesi. Questi album, dopo la sua morte, vengono donati dalla famiglia alla Biblioteca.
La mostra è divisa in due percorsi: uno allestito presso la Libreria francescana della Biblioteca comunale, via Emilia 80 di Imola e l’altra presso il Centro Polivalente Gianni Isola, Piazza Matteotti 4, Imola. Tra i materiali che si potranno ammirare vi è anche un album di famiglia oggi depositato presso la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, mentre altri contributi sono forniti dall’Associazione per Imola storico artistica e dell’Istruzione Superiore Francesco Alberghetti.
La mostra “Ugo Tamburini, immagini fra Otto e Novecento di un fotografo imolese” è progettata dalla Biblioteca comunale di Imola e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, che hanno sostenuto l’intero progetto. Visitabile fino al 13 luglio 2014, ingresso libero.
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