DEDICATA A MIA MADRE
Uno strano destino la condusse da un mare
ad un altro mare molto lontano,
piangeva il suo cuore
ma non si arrese mai,
aveva tre figli piccoli da allevare
lasciare i gioiosi lidi per lidi sconosciuti da esplorare
quei luoghi conobbe,
il mare pescoso, dei tonnaroti le misere casette
all’ombra del castello antico,
severo sulla scogliera ripida sul mare
Aveva lasciato un presagio di morte,
felice adesso, di giorno e di notte
aiuta a nascere bimbi che urlavano alla luce
non comprese mai se quell’urlo era un saluto felice
oppure un pianto accorato di tenera creatura,
condannata a crescere
in riva al mare, ma nella miseria più nera.
Claudio Alessandri
26.10.2011 ore 12,41