- OMAGGIO A EMILIO GRECO - MUSEO EMILIO GRECO, CATANIA.
1 febbraio 2015
di
anna scorsone alessandri
In occasione dei vent’anni della morte del celebre artista siciliano Emilio Greco, negli spazi del Museo Emilio Greco di Catania viene realizzata una mostra dal titolo: “Omaggio a Emilio Greco - Il rapimento lirico e la poetica del corpo femminile”. Il progetto della mostra è a cura di Adele Nicotra.
Emilio Greco lasciò Catania ragazzo per lavorare a Roma, fino alle clamorose polemiche per le Porte del Duomo di Orvieto. Annose, implacabili, Greco ha lavorato tre anni intorno a quelle porte e ne ha ricevuto i maggiori consensi e l’opportunità di esprimere tutto il suo talento, la sua vicenda si è svolta, anche nel dinamismo convulso della vita odierna nel segno di quella sua antica visione armoniosa. Lo confermano le tante opere sparse nel mondo, e parecchie nei musei d’America, di Germania e del Giappone, il suo prestigio di artista nella misura di un tempo perduto e ritrovato anche nelle inquietudini odierne.
Questa sottile poetica si espresse via, via negli anni, in pochi motivi figurativi, senza divagazioni o avventure: ricordiamo la “Anna”, il “Monumento a Pinocchio”, fra le cose più belle di Greco anche “Testa di Fata” e del grande rilievo commemorativo di Papa Giovanni XXIII in San Pietro, e soprattutto le “Grandi Bagnanti” nelle successive rielaborazioni che indagano tutte le possibilità formali di una ritessitura nuova e incantata dell’affusolata armonia del corpo femminile. La scelta del tipo, nei ritratti: una piega nel collo, un fremito delle narici, un’accentata morbidezza delle labbra, un richiamo di memoria, nel profilo, all’Antica Afrodite. Greco si compiace nei nudi del turgore, fino talvolta a provocarlo.
Tutta l’arte di Greco suggerisce gioia. La gioia, appunto dei nostri sentimenti, che possono essere di letizia o di mestizia, non importa. La sua conoscenza artistica è vasta, sicura, selezionata, anche se ovviamente, marcata dalle sue esigenze di artista.Il posto che ha tra i grandi della scultura italiana ed europea è noto, e non è ribaltabile. Nella sua modernità, regge spesso al paragone con non pochi maestri della classicità; tuttavia la sua è una classicità né di rimando né di recupero, ma congeniale.
Autodidatta. È fiero di quel che ha detto di lui Oscar Kakaschka in una geniale battuta: “Greco è l’Utamaro della scultura. Henry Moore ha aggiunto: Greco ha il sentimento della bellezza e possiede innato dono delle forme e del volume, una combinazione davvero rara. Ecco il dono della bellezza. I ritratti femminili, e grandi nudi, in piedi o accovacciati. Il riferimento lirico e la poetica del corpo femminile.
Una reinterpretazione della poetica dell’artista ispirata alla rilettura del corpo femminile in chiave contemporanea a cura di Adele Nicotra e suggerita da alcuni sovrintendenti legati professionalmente e personalmente alla figura del Maestro Greco, vuole essere una reinterpretazione della poetica dell’Artista ispirata alla rilettura del corpo femminile in chiave contemporanea.Il progetto consiste nell’invitare tre artiste: Tiziana Contino, Claudia Gambadoro e Alice Grassi a realizzare le loro opere interfacciandosi al lavoro di Emilio Greco.
Ciascun’ artista racconta la propria visione dello spazio espositivo, utilizzando il luogo istituzionale come risorsa creativa, attraverso l’allestimento di tre “stanze tematiche” che narrano con materiali e sensibilità contemporanea un discorso intrapreso dal Maestro Greco più di 50 anni fa: la poetica del corpo femminile, intesa come forza creatrice che si esprime attraverso il suo rapimento lirico con la finalità di coinvolgere un pubblico eterogeneo, animato dal desiderio di rinnovamento culturale attraverso l’educazione al bello. Grazie anche al Comune che ha concesso gli spazi e che speriamo continui ad appoggiare questo tipo di progetti in modo di creare rinnovamento e cultura.Museo Emilio GrecoPiazza San Francesco d’Assisi, 3 Catania – tutti i giorni dalle 9,00 alle 19,00, ingresso libero fino al 20.2.2015.