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- IPPOLITO CAFFI - DIPINTI DI VIAGGIO TRA L'ITALIA E L'ORIENTE.

10 luglio 2015

di anna scorsone alessandri

 Ippolito Caffi. Dipinti di viaggio tra l’Italia e l’Oriente curata da  Annalisa Scarpa

MUSEO STORICO DEL CASTELLO DI MIRAMARE, TRIESTE.

 

"Sto ultimando un mio quadro grande che rappresenta una festa notturna sull'acqua dirimpetto la Piazzetta di Venezia. Il quadro è di commissione di sua Altezza l'Arciduca, che desidera in presenza della corte di Vienna offrirlo alla sua sposa pel giorno 4 giugno..." Ippolito Caffi, 1857.

Se la pittura dagli intensi e scenografici effetti luministici attrae in  mostra il fruitore, primo fra tutti il quadro più significativo e di maggiori dimensioni dell’esposizione, rappresentato da una festa notturna sull’acqua per l’arrivo di Massimiliano e Carlotta a Venezia, commissionato dallo stesso arciduca, per donarlo alla moglie il 4 giugno del 1857. 

Ippolito Caffi è un autore di classe europea, pieno di originalità e novità dei soggetti. I suoi, sono dipinti di viaggio tra l’Italia e l’Oriente: opere su tela e carta che traghettano il genere della veduta nella contemporaneità con soluzioni cromatico-luministiche assolutamente inedite. Accuratezza dei particolari, senso classico e romantico della natura.  La formazione artistica di Caffi matura a Belluno, Padova e Venezia dove all’accademia  all’età di 21 anni, vince il premio prospettiva: lui che si proclamerà sempre un pittore-prospettico, che scriverà un fortunato manuale di prospettiva pratica.

A 23 anni arriva a Roma pagandosi il viaggio con quattordici quadretti di una via Crucis che dimostra la scarsa familiarità con la pittura di figura che infatti non frequenterà mai, risolvendola in genere con pochi tratti, ad eccezione di un bellissimo “Autoritratto” dall’aria quasi timida, che non fa presagire “la veemenza con cui si getterà nel mondo”.

Ha una passione per i viaggi, l’entusiasmo per la scoperta di un Oriente affascinante e sconosciuto ma anche per gli ambienti, i monumenti e i colori delle città italiane Venezia, Roma e Napoli, il desiderio di fissare emozioni, paesaggi, incontri, un’affinità legata al desiderio  di scoperta e ricerca del nuovo, che accomuna due personalità per altri versi distanti e opposte come Ippolito Caffi – straordinario interprete e innovatore del vedutismo veneziano nel XIX secolo, spinto dalla ricerca di nuovi luoghi ma anche dal desiderio di conoscere popolazioni e culture diverse e poco note da quelle europee. Caffi salpa dal porto di Napoli nel settembre del 1843, vestito con un costume persiano che lo protegge come un passaporto dopo i tanti furti subiti ad Atene, per Costantinopoli per intraprendere viaggi che coincidevano con le stagioni artisticamente più fertili e promettenti di tutto il suo percorso artistico. Un susseguirsi di emozioni, luce candida e vivida nelle vedute di Atene, tra cui Il Partenone e Sull’Acropoli, lasciano il posto a immagini avvolte in un’atmosfera dorata come quelle eseguite a Costantinopoli, fino ad arrivare alla luce rovente e al lirismo delle memorie d’Egitto, tra cui il vento di Simun nel deserto e Istmo di Suez.


Nel 1845 papa Gregorio XVI, bellunese, gli commissiona due quadri:  Piazza San Pietro e  Piazza San Marco durante le funzioni religiose. Nell’aprile del 1846 Caffi vola a tremila metri di altezza con una mongolfiera partita da Roma, Villa Borghese, litigando con l’aeronauta francese Francois Arban che lo pilota in cambio di un quadretto fatto dopo l’ascensione. In quella occasione Caffi realizza tre piccoli dipinti: Ascensione in mongol, Ascensione in mongolfiera sulla campagna romana e Roma-Volo sul pallone nei quali immagina il pallone sullo sfondo dell’ardente disco solare sciolto in una fascia rossastra sopra il panorama terrestre ora nero ora violaceo.  Caffi ha una predilezione per cercare punti diversi di osservazione che gli consentono di trasformare in novità monumenti come il Colosseo, ritratti da sempre, anche dallo stesso artista: all’interno, all’esterno, di notte. Caffi lo riprende dall’ultimo ripiano e allora l’osservatore può spaziare “oltre l’arena illuminata dalla calda luminosità della tavolozza”, su un ampio panorama di Roma “appena velato da una leggera foschia”.

Annalisa Scarpa scrive nella guida della mostra edita da Marsilio: “Brani immortali che sfuggono dalla penna e dal pennello, quasi fossero un’esigenza dell’anima, ricchi di una luce rovente che trasfonde il calore che emana, brani dove si sente il brusio delle voci degli uomini e delle donne che li popolano, vive e palpitanti”.


Esposti un gran numero di opere inedite, di privati che possono essere interpretate anche in senso negativo, non in questo caso, ma certamente dimostra tuttora la grande popolarità di Caffi fra i collezionisti. E Caffi ha fatto di tutto per  interessare  collezionisti. Inoltre in mostra sono esposti dipinti delle raccolte della Fondazione Musei Civici di Venezia, da molti anni non esposti e in parte restaurati per l’occasione, faranno rivivere i viaggi e i sogni, le geniali invenzioni e la scenografica arte di Caffi.

 

La mostra curata da Annalisa Scarpa è accompagnata da un accurato catalogo e da una prolusione di Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia.

Un taccuino di viaggio e di luce e la vita di Caffi.

Ippolito Caffi muore a 57 anni nell’affondamento della nave Re d’Italia durante la battaglia di Lissa nel 1866 nel pieno svolgimento della Terza guerra di indipendenza italiana, dopo aver lasciato Venezia in direzione di Firenze, e da lì Taranto.


Mostra promossa 
Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici Ed Etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia 
In collaborazione con Fondazione Musei Civici di Venezia - Organizzazione e promozione Civita Tre venezie 
Villaggio Globale International 

Ufficio stampa 
Antonella Lacchin - Villaggio Globale International 
041/5904893 -335/7185874 
lacchin@villaggio-globale.it 

Museo Storico del Castello di Miramare 
viale Miramare Trieste 
Orario di apertura: 
Tutti i giorni 9.00-19.00 fino all’8.12.2015
Biglietti 
Intero € 8,00 
Ridotto € 5,00 - cittadini UE tra i 18 e i 25 anni 
Gratuito - cittadini UE di età inferiore ai 18 anni 
L'accesso al parco è gratuito.

                    

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