- GIUSEPPE MODICA PORTA L'ARTE SICILIANA IN PUGLIA. LE OPERE DELL'ARTISTA MAZZARESE IN MOSTRA AD ANDRIA
3 marzo 2009
di
Claudio Alessandri
Presso il Centro Culturale Le Muse della città di Andria (BA), è in corso una personale dell’artista mazarese Giuseppe Modica dal titolo “Blu Modica”. Questo titolo imprime un'impronta e caratteristica sulle opere esposte, un sigillo caratterizzante, una appropriazione coraggiosa, ma pericolosa di una unicità che obbliga Modica a dare specificità, originalità e contenuti alle opere esposte offrendosi, senza tentennamenti, alle approvazioni, ma anche alle immancabili obiezioni.
Abbiamo incontrato Giuseppe Modica, la prima volta, a Palermo presso la Galleria “La Tavolozza” in occasione di una personale voluta dalla gallerista su ispirazione di un “Gigante” della cultura siciliana, lo scrittore Leonardo Sciascia, abituale frequentatore di Gallerie d’Arte, ma in modo particolare di quelle che offrivano la possibilità di osservare i grandi pittori già consacrati ed, in modo particolare, le giovani promesse.
Sciascia aveva un intuito straordinario nel comprendere la potenzialità di un’artista fin dai suoi esordi e non mancava mai di proporlo al grande pubblico, cosa che fece regolarmente sulle pagine del “Corriere della Sera”, un articolo ricco di spunti, più che tecnici, intimistici, sensazioni di commuovente poesia nella eleganza del segno e del colore. Con questo non intendiamo attribuire al successo incontrato da Modica, una “carezza” di Sciascia; lo scrittore scorgeva le potenzialità, ma mai e poi mai si sarebbe prestato ad operazioni di “bassa” speculazione.
Sciascia aveva visto giusto, come in altre occasioni, ma le successive affermazioni di Modica scaturiscono unicamente dalla sua grande capacità di dipingere un mondo tutto suo, riuscendo a trasferire al fruitore dei suoi dipinti; le stesse pulsioni che lo hanno condotto a rappresentare un mondo fatto di forme, è innegabile, ma essenzialmente di luce, quella “sfacciata” luminosità mediterranea che acquista ancor più vigore dalle contrade che lo hanno visto nascere e crescere, ad un “tiro di schioppo” dalla costa africana.
Le opere in mostra ad Andria, pur conservando l’impianto consueto dei dipinti precedenti, si inebriano delle tonalità variati del “blu”, da intenso e grave, al ceruleo, non giocoso, ma foriero di speranza in un insperato divenire di una logica che non contempla il dolore, fisico e morale; e per ultimo, ma importante quanto i primi, ecco l’azzurro, una tonalità particolare che solo noi siciliani abbiamo la fortuna di ammirare, molti anni dopo amato nei “placidi” dipinti di Francesco Loiacono; “il ladro della luce”.
L’evidente surreale permane nei dipinti di Modica e non potrebbe essere diversamente; è quell’atmosfera “sognata” che ha suggerito i commenti entusiastici dei Critici, da Claudio Strinati a Fagiolo dell’Arco a Sgarbi e letterati dell’importanza di Sciascia e Tabucchi; i primi ed i secondi immuni da condizionamenti e fatue infatuazioni.
Giuseppe Modica e... la sua Sicilia La Galleria d'Arte "Trentasette" ha ospitato, una personale dell'artista mazarese, ma romano d'adozione, Giuseppe Modica donando, ancora una volta, al numeroso pubblico intervenuto immagini di commuovente liricità, visioni di una natura incantata immune da dolorose separazioni temporali e spaziali; nelle creazioni di Modica sono evidenziati alcuni riferimenti che tipizzano il paesaggio siciliano, ma non negano ... continua ...