- NELLE TENEBRE DELLA FANTASIA, L'ARTE DI TINO SIGNORINI IN UNA PERSONALE A PALERMO.
31 gennaio 2011
di
Claudio Alessandri
Chiunque abbia avuto la ventura di conoscere il pittore, l’artista, Tino Signorini e vada alla ricerca della figura di un artista come immaginata da un animo romantico, votato al tormento della comprensione dell’intimo umano, è bello che servito. Tino Signorini è la rappresentazione più fedele dell’essere ieratico, la sua figura snella accentuata dall’altezza, è il mezzo, non la ragione del suo apparire distante dalle minuzie del mondo, è il suo volto a caratterizzarlo, o meglio il suo sguardo che da la sensazione di essere sempre perduto per sentieri inesplorati, dolori provati nel profondo e immaginati in una vita assurda nel suo proporsi, nella realtà di un perenne olocausto.
Tutto ciò si stratifica nei supporti che accolgono l’espressione artistica di Signorini, nella personale proposta, ancora una volta, da Laura Romano profonda estimatrice dell’arte nel termine più nobile, i colori prevalenti sono il nero, il grigio solcati da brevi lampi azzurri, alcuni verdi, eppure le opere pittoriche di questo artista non suggeriscono visioni lugubri, il nero non simboleggia la morte, il grigio la mediocrità, l’azzurro e il verde attimi, solamente attimi di visioni felici rapidamente catturate e fagocitate dalle tenebre.
Tino Signorini fa vivere la notte, dalle case appena percepibili nell’oscurità che emana irritante mistero, si accendono all’improvviso luci racchiuse nell’angusto rettangolo di una finestra, occhi luminosi che esprimono vita, desiderio di narrare storie segrete di amori rubati, di profondi dolori raffigurati su una tela o vergati su pagine ingiallite di un narratore che trova rifugio solamente nella flebile luce di una lampada triste.
Signorini un artista, una idea rivelata con estrema pudicizia, una tecnica che sfida il comprensibile, messaggera di un’idea mai mutata nei tanti anni di fervido operare in un campo, la personale raccoglie opere dal 1980 al 2011, che non predilige i colori squillanti, le immagini definite per non affaticare la mente dell’osservatore, Tino Signorini non ci regala l’evidente, quasi una sfida alla comprensione, richiamata nel buio da piccoli lampi luminosi ciò che nessuno potrà mai comprendere, decifrare nell’oscurità dell’intelletto, non una vita, ma milioni di vite, non un racconto, ma milioni di racconti che non propagano notizie luttuose, ma gioia nella scoperta, frutto della magia di un’arte che può anche non piacere, ma attrae e induce in considerazioni che vanno al di la del limitato supporto per invadere un mondo che ha perduto, per sempre, la gioia e la musicalità del silenzio.
La mostra di Tino Signorini si inaugura il 4 febbraio 2011 alle ore 18 presso la Galleria Elle Arte di Via Ricasoli, 45 Palermo e si protrarrà fino al 19 febbraio 2011.
Orari 16,30 - 19,30 (Chiuso Domenica)