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- ALDO CACIOPPO E LA PITTURA DINAMICA

11 gennaio 2011

di Claudio Alessandri

ALDO CACIOPPO E LA PITTURA DINAMICA
 Nell’osservare le opere di questo giovane artista che, in breve tempo, ha acquisito tutte le regole che sono alla base dell’arte pittorica, sommate a un talento naturale, si nota immediatamente la ricerca di un mondo vitale, propositivo, l’espressione artistica, anche la più impeccabile dal punto di vista formale, non desterà mai un interesse duraturo, vivrà nell’attimo di uno sguardo fugace e non farà mai la storia dell’arte, in senso universale.

Aldo Cacioppo, come di già evidenziato in precedenza, osserva l’umanità che lo circonda, gli oggetti, anche i più banali e la natura, la forma più spontanea di proporsi all’evidenza. La natura, anche se rappresentata da una roccia, solo apparentemente è immobile, ma all’occhio esperto di un artista, non sfuggono le infinite varianti che offre quel modello “ottuso”, non intendiamo riferirci ad una visione tridimensionale, Aldo coglierà la plasticità di un’ombra che, proiettata sulla superficie amorfa, le conferisce vita, movimento la, dove il comune osservatore scorge unicamente una massa informe e inamovibile.

Nel fornire una spiegazione logica a quanto fin qui affermato, ecco mostrarsi il candore di alcune vele, gonfie di vento, spingono dei battelli verso mete immaginate, sognate, ma l’insieme rappresentata non mostra contorni definiti, il vento, il mare e le nuvole sono in continuo divenire ed è sotto questo aspetto che Cacioppo le coglie in forma dinamica, l’immagine apparentemente confusa, suggerisce quel movimento rapido che sorregge l’intera opera, non sarebbe così se l’artista rappresentasse delle barche a vela in navigazione, linee seducenti, colori vividi di un mondo marinaresco che noi conosciamo molto bene, in questo caso osserveremmo l’immagine riprodotta su di una cartolina, un ricordo di un momento felice, subiremmo il fascino immediato, più di un sentimento che visivo, e nulla più.

Nell’opera di Aldo leggiamo l’energia, quella forza selvaggia che spira sul mare a gonfiare delle vele, ma anche ed è questo l’essenziale, quel movimento che è vita e che rimane impresso nella nostra mente ancora per molto tempo.

Se invece ad attrarci sono dei cavalli lanciati al galoppo verso il traguardo, ecco che l’immagine si anima in quella dinamicità che caratterizza la maggior parte dei dipinti di Aldo, i colli protesi verso il loro premio, la massa possente dei corpi sfuma nella rapidità della corsa, i fantini divengono macchie di colore che abbandona l’attimo che precede, si riconoscono le casacche dai vivaci colori che accompagnano, disfacendosi attimo dopo attimo nell’assecondare lo sforzo del cavallo. Anche in questo caso l’immagine non è nitida, se così fosse parleremo di dinamicità del “futurismo”, quella corrente pittorica che, per prima, volle spezzare l’immobilismo delle scuole affermate da secoli, ovviamente con le dovute e volute differenze.

Un torero protende il suo petto a sfidare le corna del toro, la lotta senza tempo, tra forza bruta e valore dell’intelligenza, il rosso squillante della”mantiglia” si diffonde in gran parte sul supporto dipinto, l’uomo e la bestia sono appena percettibili e è così che mai nessuna retina potrà cogliere quell’attimo supremo, quel filo sottilissimo che separa la vita dalla morte: e è vita la danza, il corpo di una ballerina che colora il supporto con il suo elegante, rapido movimento.
Potremmo proseguire in queste interpretazioni critiche all’infinito, fino a quando la luce violenta che ha colpito il nostro vedere speculativo si spegne, una volta esaurito il trepido, difficile e sempre aleatorio giudizio assolutamente personale. Abbiamo parlato di vele, di cavalli, di tauromachia e della sua espressione danzante, ma Aldo non è solo questo, è anche altro, moltissimo altro che suggerisce un avvenire ricco di soddisfazioni e sempre nuove vie, quelle strade che, se percorse coerentemente, hanno una sola meta, l’arte sopra ogni altra cosa.

La Mostra sarà inaugurata il 12 gennaio presso l’Associazione Libera, sede espositiva: Sapori e Sapere della Legalità, Piazza Castelnuovo, 13 Palermo e si protrarrà fino al 12 febbraio, orario: 9 – 13 – 16 - 20
 claudio alessandri osserva i disegni di aldo cacioppo
 
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