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- EDWIN HUNZIKER (1901 - 1986). UN SOGNO, UNA VITA, UN'ISOLA.

31 ottobre 2010

di Claudio Alessandri

Edwin Hunziker (1901-1986): un sogno, una vita, un’isola
edwin hunziker.2
 La prossima mostra di pittura, ospitata presso la Galleria Elle Arte di Palermo, ci rivela la vita di un artista che provenendo dalle brume del Nord Europa, viene colto da incantamento abbracciato amorevolmente dai colori di una Terra vivificata dal sole, dal tepore del vento africano e dalla vivace gentilezza di quell’isola benedetta da Dio e sfigurata dagli uomini.

Da un uomo nato nella “linda” Svizzera, un pittore, ci si poteva attendere paesaggi montani dai colori predominanti della bianca neve, dal verde odoroso delle foreste oppure, dall’azzurro intensi di un lago, tutto straordinariamente bello e silente, troppo tranquillo per un artista che per dipingere brama la luce e i colori da questa esaltati.

Appunto, la luce, quell’elemento indispensabile a dare vita alla creatività di un artista, un pittore che nel suo paese, alzando lo sguardo al cielo non scorge il “fuoco” del sole mediterraneo, scorgeva un azzurro lattiginoso, che smorzava i colori della Terra, dei fiori e le ombre dei dirupi montani, in fine una Nazione che oltre alla quieta gli offriva colori silenti, declivi montani privi di ombre.

Hunziker, è uno dei numerosi artisti che nei primi anni del ‘900 cercarono conforto e ispirazione viaggiando, scegliendo coerentemente le “vie” che conducevano a Terre assolate, decisamente fulminate dai raggi solari, i colori; la Sicilia li accolse prodiga di storia millenaria e di paesaggi, marini o montani, che dalla luce solare si accendevano di cromie a volte violente, ma anche pacate ad esaltare la forza del suo popolo, oppure la dolcezza struggente di un alba o un tramonto, al suo nascere o al sue morire, per rinascere sempre eguale, a segnare il trascorrere di secoli di vita gioiosa, adombrata da dolore insanabile.

Edwin non si fermò a Palermo, città del suo arrivo, ne colse la bellezza decadente, ma cercò altrove quegli impulsi ispiratori che lo avevano obbligato ad intraprendere un viaggio non privo di pericoli e gravido di incognite.

Finalmente trovò riposo e ispirazione nell’isola di Lipari e su quello scoglio perduto in mezzo al Tirreno, con il conforto delle sue, piccole e grandi sorelle, qui si fermò, aveva trovato ciò che, all’inizio, gli era parso irrealizzabile; quiete, ma anche splendidi colori vivificati dal sole rovente, paesaggi dai colori terrosi dove le ombre nette interrompevano il nero della lava che si stagliava con visione violenta dove la spuma marina assaliva inutilmente quel nero funereo.

Non poté sfuggirgli il bianco accecante delle piccole case abbarbicate ai fianchi scoscesi del monte come gentili, bianche, “vongole”, in attesa della ristoratrice alta marea, e poi i cespugli possessivi della vermiglia bouganville, il verde delicato, eppure minaccioso dell’agave, il giallo invadente dei cespugli di ginestre che con le loro radici frantumano la roccia, offrendola alla preziosa vite.

Adesso, Laura Romano, traccia un solco produttivo per la cultura palermitana e siciliana in generale, schiudendo le porte a una selezionata retrospettiva dedicata a questo “liparota” di adozione, opere che coprono un arco temporale notevole che iniziando nel 1950 giunge fino al 1979, le tele esposte appartenenti alla collezione degli eredi della Famiglia Hunziker-Casamento, hanno consentito a Laura Romano di proseguire lungo un proficuo cammino culturale, regalando agli estimatori dell’arte figurativa dei veri e propri gioielli che, grazie alla sua sensibilità, giungono ad arricchire una realtà, purtroppo poco stimolante e stimolata.

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- EDWIN HUNZIKER (1901 - 1986). UN SOGNO, UNA VITA, UN'ISOLA.