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- LA FORMA ARTISTICO-FILOSOFICA DI STEFANO LO CICERO

22 ottobre 2010

di Claudio Alessandri

La mostra si inaugura lunedì 25 ottobre
La forma artistico-filosofica di Lo Cicero
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22 ottobre 2010 -  Dare una definizione certa all’espressione artistica di Stefano Lo Cicero non è per nulla agevole, l’interpretazione del Critico si avvale della propria sensibilità affinata da anni ed anni di osservazioni delle più svariate forme stilistiche, non solo, ma anche e forse principalmente dalla forma artistica-filosofica del pensiero dell’artista, l’ispirazione che conferisce all’opera forme e significato, la poeticità che conferisce il valore interiore dell’opera, la specifica sensibilità cromatica, che veste la materia donandole espressività e coerenza con la realtà.
 
 
 
 
 

Di tutto questo e altro ancora, sono l’espressione evidente le realizzazioni artistiche di Lo Cicero, pittore, poeta e filosofo, tale lo definiamo sia nell’osservare le sue opere, sia nell’ascoltare le motivazioni che lo hanno spinto ad aprire il suo più segreto scrigno all’osservazione del prossimo, un disvelarsi commosso come prezioso dono ad una umanità sofferente, percossa da incomprensioni e da violenza fisica e morale, non ha la pretesa di convertire l’inconvertibile, ma semplicemente lenire lo spasimo per orrende ferite con il balsamo della bellezza, della musicalità della parola, una parola che non è affabulazione mendace, ma messaggio reale rivolto all’uomo, perché nonostante tutto Stefano Lo Cicero crede ancora nella capacità di redenzione dell’umanità.
 
 
 
 
 

Le realizzazioni artistiche di questo artista ispirato, nascono dal nulla, o per meglio dire, da una vaga ispirazione, per poi assumere forma e contenuto nell’esplicitarsi in messaggi, concetti, inviti gentili, non arrendevoli invocazioni, ma affermazioni che non ammettono tremebonde incertezze.
L’uomo Lo Cicero e l’artista sono coincidenti, il suo pensiero si esplicita nelle sue opere partendo dal convulso caos dei primordi di un pianeta al suo nascere, per poi, successivamente, svilupparsi e completarsi in un ordine coerente, come può essere coerente l’informale se scaturito da un pensiero, da quell’insieme artistico-culturale che, nell’arco di svariati secoli, si è sedimentato sull’ispirazione artistica.

 
 
 
 
 

A partire dal possente impulso della religiosità, fino ai nostri giorni compendio ti tutte le precedenti esperienze. Il nostro parere, certamente opinabile, è quello di considerare tutti gli artisti poeti, ciascuno secondo la propria visione del mondo e degli accadimenti che colpiscono le coscienze come magli disgregatori, o come delicate fragranze di una realtà serena. La pittura, la scultura sono alla base di splendidi componimenti che, se esposti con naturale ispirazione completano e esaltano pensiero e opera artistica.
 
 
 
 
 

E’ appena il caso di citare due artefici di straordinario valore che, con la poesia o prosa incisiva, hanno illustrato le loro opere rendendole ancor più splendide nello svolgersi di numerosi secoli, Michelangelo Buonarroti e Benvenuto Cellini, sto esagerando? Non credo proprio.
 
 
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