- BARTLET, MAGI E MIATT IN MOSTRA A PALERMO "VEDERE ATTRAVERSO LA NEBBIA"
24 marzo 2011
di
Claudio Alessandri
La Galleria Elle Arte, ospita una mostra delle opere di tre artisti, distinti nelle composizioni pittoriche, diversi nell’eleganza della ceramica d’artista. Peter Bartlett, Edi Magi e Sarah Miatt, uniti nell’ideale artistico, ispirati dalla “dolce” Terra di Toscana. Non è la prima volta che ho la ventura di incontrare i due artisti britannici trapiantati in uno dei paesaggi più stimolanti d’Italia, appunto la Toscana, una regione che attrae per le sue bellezze naturali e per un patrimonio artistico che permea l’aria sia delle città storiche che dei deliziosi villaggi immersi in una quiete d’altri tempi.
Sia Bartlet che Magi, ciascuno con il proprio sentire artistico, ci mostrano gli oggetti dipinti soffusi di un’aura di incertezza, forse ci vengono incontro rivelandosi a poco a poco, oppure stanno per scomparire, inghiottiti da un mondo immaginario, nel quale realtà e sogno coincidono in precario equilibrio, una precarietà che si insinua nella mente e nell’anima di chi osserva, costretto a una osservazione attenta, ogni particolare può celare un messaggio oppure l’inganno di una forma che si dissolve non come fenomeno visivo, ma intimamente intuitivo. Ci si offre una preziosa occasione speculativa che prescinde dalle fattezze, dalle forme definite e ci accompagna in viaggi dal fascino di un sogno che, misteriosamente si materializza.
Abbiamo la spiacevole sensazione di descrivere le opere di Bartlet e di Magi, attingendo a sensazioni del tutto personali, negando all’osservatore una facile comprensione delle opere esposte, tra l’altro ordinate con la solita sapienza e gusto estetico di Laura Romano, curatrice della mostra e capace di avvalersi, normalmente, di artisti dalla naturale delicatezza espressiva, sempre qualche “gradino più in alto” di artisti altrettanto famosi, ma che si pongono all’attenzione con “rumore” assordante; vivaci colori, forme definite, ma dai contenuti banali, privi di ogni pulsione capace di condurre nel mondo pacato dell’arte offerta come dono alla quiete e all’armonia di vite già a sufficienza gravate dal parossismo, sia visivo che uditivo.
Un discorso a parte lo dobbiamo a Sarah Miat, artista anch’essa, ma della materia bruta che, grazie alla sapienza artistica, non solo manuale, trae oggetti – scultura, le forme dei manufatti ricordano oggetti d’uso comune, ma l’artista, moderna “figulina”, li caratterizza con il colore e con dei “graffiti” che assumono, volta per volta, la dolcezza armonica di un mare sereno, oppure forme dall’andamento spigoloso, un alternarsi di direzioni che denunciano il variare del pensiero, il mutare di umore a tant’altro ancora.
Il fatto che l’artista Miatt, lavori con infinita maestria la creta, non è per noi una sorpresa, vive e opera in una Terra che, fin dai tempi più remoti, ha dato vita, da una materia inerte, a capolavori irripetibili, oggi, normalmente a imitazione delle forme e delle figure di un tempo, l’artista Miatt, ha abbandonato la imperante tradizione per un motivo molto semplice, il mezzo per gli uni e gli altri è la creta e il fuoco, ma i primi rimangono straordinari artigiani, la Miatt trae dalla tradizione l’esperienza, ma dal suo sentire artistico colori, forme e messaggi.
La mostra si inaugura venerdì 25 marzo 2011 alle ore 18 e si protrarrà fino al 12 aprile presso la Galleria Elle Art di via Ricasoli 45. Orari: 16,30 – 19,30 (chiuso domenica).