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- PAOLA CAMPANELLA : "ARTE E METAMORFOSI" di Claudio Alessandri

11 ottobre 2008

di Claudio Alessandri

   Scriveva Eugenio Montale che l’irreale è l’opposto del reale, una affermazione che se accettata come scontata, viene svuotata dell’essenza poetica e resa banale.

Bisogna vivere nella irrealtà per comprendere il vero significato dell’affermazione del poeta.
 
Un tormento filosofico e psicologico che è causa di infinito dolore; ma Paola, da artista, si immerge nell’irrealtà del sogno spontaneamente, come il nascere e vivere in un’altra dimensione, una nuova vita che non nega la precedente, ma l’oblia in una bruma che tutto opacizza, tutto nasconde, ma che continua a vivere nel subconscio costringendo, a tratti, alla sofferenza e alla tristezza.

Il “mondo” di Paola è popolato da presenze gentili, figure femminili che sembrano dei cloni della stessa autrice, permettendole di volta in volta di esprimere, essenzialmente con il corpo in movenze ispirate da danze dal profondo contenuto simbolico, gioia, dolore, amore, speranza di ritrovare un Eden smarrito in un momento di inconscio abbandono.

Le realizzazioni di questa delicatissima artista, siano esse incisioni o pitture, rispecchiano coerentemente le sensazioni intime di una femminilità che è già di per sé uno scrigno contenente millenni di violenze subite, sopraffazioni ed asservimento a preconcetti maschilisti che, lungi dal fiaccare intelligenza e forza interiore, non hanno prevalso, anzi favorito l’affermarsi grazie proprio a quel “grande mistero” che è contenuto in ogni essere femminile.

Le figure muliebri di Paola si manifestano in un cromatismo uniforme e fiammeggiante, ogni postura, contorcimento, quiete serena o slancio ferino, non negano attrazione per la bellezza, ma nemmeno la esaltano ritenendo la spiritualità la principale ricchezza della donna. I contorni delle figure, senza dubbio incisivi, sembrano dissolversi a poco a poco fino a sottrarsi allo sguardo dell’osservatore perché, purificato dall’improvviso abbandono, possa essere pronto con sguardo mondato da scorie ideali, ad ammirare altri dipinti, nuovi soggetti e gli straordinari messaggi che solo un’arte ispirata può donare al prossimo, trasferendo amore, dolore ed armonia e così concretizzando il dono dell’arte, altrimenti vuoto simulacro di una malintesa offerta trascendentale.


Paola Campanella con Claudio Alessandri

- PAOLA CAMPANELLA :  "ARTE E METAMORFOSI"  di Claudio Alessandri