- RITORNA IL BLOCCO DEL CENTRO STORICO
24 giugno 2009
di
Claudio Alessandri
L’annoso problema del traffico cittadino è divenuto ormai argomento di comune conversazione, non si parla d’altro ed in attesa che le autorità si decidano a porvi un rimedio, Palermo è prossima al collasso.
La circolazione nelle zone nevralgiche della città ha raggiunto un ritmo insostenibile, le automobili che ogni giorno, in lunghissime file, bloccano per ore il centro cittadino, sono ovviamente all’origine di questo male che come già detto, porterà molto presto la città ad una paralisi completa.
Il Sindaco Marchello ha annunciato per l’inizio del prossimo anno, importanti provvedimenti, già ampiamente illustrati dalla stampa, che dovrebbero, se non proprio risolvere il problema, consentire, almeno, degli esperimenti validi in attesa di radicali mutamenti.
Punto fermo rimane il blocco del centro storico. Già molte importanti piazze della Palermo antica sono state chiuse al traffico e ciò, ovviamente non solo per motivi estetici ma, per scoraggiare gli automobilisti all’uso delle loro vetture per raggiungere i rispettivi posti di lavoro.
Ciò però non basta bisognerà adottare sistemi molti più drastici, sistemi che convincano una buona volta i cittadini a fare un maggior uso dei mezzi pubblici.
Quello dei mezzi pubblici è uno dei tasti più dolenti, è stato infatti ampiamente dimostrato che senza determinate garanzie, tali mezzi non possono in alcun modo assolvere il loro compito, ed essendo proprio i mezzi pubblici la valvola di salvezza per il problema traffico, bisognerà puntare tutte le carte su questa soluzione che, in definitiva, è la più pratica e funzionale.
Si è già detto che il parco vetture dell’AMAT sarà adeguatamente potenziato, che le corsie preferenziali serviranno solo al transito degli autobus – bisognerà però convincere con le buone o con le cattive i cittadini che almeno fino ad oggi, hanno dimostrato di infischiarsene – questi provvedimenti ed altri, dovrebbero garantire ai mezzi pubblici quella celerità che è indispensabile perché divengano effettivamente funzionali e convincano anche i più restii a farne uso.
Una volta attuati tutti i provvedimenti già annunciati, cioè blocco del centro storico, potenziamento di mezzi pubblici, creazione di vasti parcheggi alla periferia del centro cittadino, si potrà con calma studiare dei metodi efficaci per il futuro, come ad esempio la creazione di nuove grandi arterie che consentano lo scorrimento veloce delle automobili, strade che frazionandone l’afflusso assorbirebbero il traffico senza pericolose congestioni.
Molte di queste strade sono state già da parecchio tempo progettate, ma fino ad oggi sono rimaste sulla carta, o per mancanza di mezzi finanziari o per cattiva volontà delle autorità.
Una di queste arterie dovrebbe affiancare quelle già esistenti di via Ruggero Settimo, via Maqueda e via Roma. Questa strada, se realizzata, risolverebbe in gran parte i problemi derivanti dal traffico automobilistico.
Un altro progetto che quasi certamente rimarrà alla fase di studio e quello di realizzare una sopraelevata in via Roma, questo progetto lo citiamo più come una curiosità che come qualcosa di effettivamente realizzabile, troppe le spese e le difficoltà tecniche per rendere attuabile un progetto tanto ambizioso.
E’ certo comunque che in qualche modo le autorità cittadine dovranno trovare un rimedio efficace al problema del traffico, se non si vorrà assistere, in un prossimo futuro, alla paralisi totale ed irreversibile di tutta la città con conseguenze disastrose che è fin troppo facile intuire.
Siamo convinti però che, il problema possa essere risolto definitivamente, occorrerà la collaborazione di tutti i cittadini che invitiamo ad abbandonare per una volta il loro disfattismo e fatalismo, per impegnarsi insieme alle autorità a sanare questa piaga che in definitiva, riguarda proprio tutti i cittadini che assistono indifferenti, giorno per giorno, alla veloce agonia della nostra città.
N.B. in vista del summit che si terrà a giorni fra dirigenti del Comune di Palermo ed esperti dell’Università della stessa città, a proposito dei problemi “irrisolvibili” del traffico automobilistico cittadino, mi è tornato alla mente un servizio pubblicato, a mia firma, sulle pagine di un settimanale locale, oggi scomparso, ed ho ritenuto opportuno riproporlo sperando che sia utile a comprendere un problema che ha tutti i crismi, o dell’impossibilità tecnica, oppure una volontà maligna che lo rende non risolvibile. L’articolo da me scritto risale alla data del 10/12/1971; spero che qualche lettore possa disvelare il mistero che tanto mi assilla.