- MOSTRE, LE BELLEZZE ARCHITETTONICHE DI CARINI RAFFIGURATE IN UN CALENDARIO -
16 dicembre 2009
di Claudio Alessandri
Da quando gli esseri umani comparvero sul nostro pianeta, divenne pressante, ma sarebbe più esatto dire angosciante, una domanda: cosa e perché alla base del vivere e del morire è posta una entità astratta eppure fisicamente tangibile come il “tempo”.
Questo interrogativo è stato al centro della speculazione più dotta di studiosi di ogni epoca e di ogni luogo. Identica domanda se la sono posta, fin dalla più remota antichità, popoli indubbiamente progrediti, ma distanti tra loro nello spazio e nelle concezioni scientifiche, a questo studio si dedicarono gli egiziani, poi dopo un balzo prodigioso, alcuni popoli del centro america, aztechi, inca ed altri antichi amerindi.
Un altro salto smisurato e giungiamo in Cina, oppure più vicini a noi, persiani, arabi in senso lato. Comunque, senza volere andare così distanti nel tempo, il mistero permane ancora ai nostri giorni e permarrà fino alla fine dei tempi, ovviamente non nel suo significato teorico o filosofico, ma nell’essenza stessa di un qualcosa che può essere teorizzato, ma sfugge inevitabilmente alla ragione, alla comprensione di uomini che vivono e si nutrono di tutto ciò che è tangibile, deludentemente banale.
Questo lungo e forse noioso preambolo è “sfuggito” alla mia mente per un motivo più speculativo che pratico: la nascita del calendario, da oggetto di esclusiva utilità, in breve tempo ha scoperto di essere un veicolo straordinario per diffondere immagini artistiche, vuoi dipinti, vuoi fotografie artistiche comprendendo in queste anche quello che di più bello la natura non potrebbe mostrarci, bellissime fanciulle più o meno discinte.
Si tratta di una pubblicità capillare, quale casa è priva di un calendario? In considerazione di questa semplice equazione l’associazione L’Emiro Arte ha lanciato un bando per richiamare l’attenzione degli artisti italiani a far parte di coloro che si cimenteranno in una sana competizione pittorica per illustrare i dodici mesi dell’anno di un calendario fortemente voluto dal Comune di Carini per evidenziare le bellezze naturali ed architettoniche di Carini e non solo. Fra tutti gli artisti aderenti all’iniziativa ne sono stati selezionati circa trenta, da questi sortiranno i dodici che verranno immortalati nei mesi del calendario.
Inizialmente tutti i dipinti verranno esposti, dal 20 dicembre al 6 gennaio, presso una sala del famoso castello dei La Grua Salamanca, reso celebre dalla tragica morte di Laura, sfortunata baronessa di Carini.
articolo del 16.12.09 siciliainformazioni