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- LIBRO - OGGETTO, APPROCCIO ALLA "LETTURA MATERICA"

18 dicembre 2009

di Claudio Alessandri

   Sabato 19 dicembre 2009, presso l’ex Collegio dei Gesuiti in piazza Ciullo d’Alcamo ad Alcamo (TP) verrà inaugurata la mostra collettiva dal titolo: “Libro-Oggetto”, evidente invito alla “lettura materica”. L’iniziativa prende vita dall’Associazione RicercArte ed è stata curata da Filli Cusenza.
 
Alla mostra partecipano 22 artisti: Rossella Andriani, Giovanna Calabretta, Giovanni Trapani, Bartolomeo Conciauro, Rosetta D’Alessandro, Giuseppe Fell, Kindia, Michele Lambo, Chen Li, Gaetano Li Grani, Tiziana Viola Massa, Gina Nicolosi, Martha Nieuwenhuijs, Alex Portuesi, Margherita Levo Rosenberg, Nancy Sofia, Maria Luisa Sponga, Franco Spena, Giusto Sucato, Valeria Troja, Franco Zaccagnino. 

Provenienti da varie città italiane e non, hanno accettato con impegno e competenza un compito per nulla semplice, un'espressione artistica che va al di là dei canoni classici del dipingere per suggerire all’osservatore un'emozione subitanea, rapida nell’acquisizione di sensazioni che sgorgano spontanee dalla nostra natura, sempre in trepida attesa di momenti di commuovente bellezza.
   
 
 
 

Il “libro oggetto” è gia di per sé una “sfida alla comprensione”, un supporto dall’apparente aspetto di libro, la forma, a volte con alcune varianti di impaginazione, comunque di un libro il cui contenuto non è rappresentato da un saggio storico o da una favola, vergati con caratteri grafici di uso comune, leggibili pur se rappresentati da idiomi misteriosi. Delle testimonianze evidenti, immediatamente godibili nella loro essenza, forse messaggi sconvolgenti, oppure banali narrazioni di altrettanto banali racconti.

Ad un libro-oggetto l’artista affida i suoi sentimenti più segreti, utilizza un insieme di componenti, dai più banali o comuni al colore, che è di per se un messaggio “cifrato”. Il colore nelle sue infinite variazioni cromatiche esprime sentimenti dolorosi, felici, contemplativi. Per un libro-oggetto tutto ciò che lo compone deve essere “significante”, se così non fosse l’artista avrebbe perpetrato un inganno, un atto malsano nei confronti degli usufruttori delle sue opere, un malefico irridere il prossimo e l’essenza stessa dell’arte.

Mi piace pensare che gli artisti tesi a creare i loro “messaggi criptici” ripetano inconsciamente ogni qualvolta, una scoperta epocale, la creazione della pietra filosofale che non tramuta i metalli vili in oro, ma permette di interpretare l’incomprensibile apparente, una specie di “Stele di Rosetta” che spalancò alla conoscenza un mondo misterioso, eppure essenziale per la storia dell’intera umanità. Ogni libro oggetto è l’espressione tangibile di un mistero che, pensato ed ideato dall’artista, non aspetta altro d’essere disvelato dando un senso e completezza all’apparente, irritante incomprensione.

N.B. Il quadro inserito nel testo è di Rosario Trapani - quello a destra è di Kindia
articolo del 18.12.2009 siciliainformazioni

http://caltanissetta.blogsicilia.it/author/claudio -alessandri/

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