admin

Testi

- LA STRANA SENSAZIONE DI SCRIVERE A ME STESSO

13 dicembre 2009

di Claudio Alessandri

La macchina fotografica è il prolungamento meccanico dell’occhio umano, o almeno è come la ho sempre considerata, e come l’occhio dell’uomo, nell’osservare ciò che lo circonda, può scorgere il fantastico la dove altri non vedono che il banale. Questa barriera insormontabile che pone una chiusura ideale fra “l’uomo comune” e “l’artista” è alla base della fotografia dozzinale, l’espressione meccanica del banale e viceversa il capolavoro artistico di un fotografo che scorge in un oggetto, in un paesaggio, nel corpo femminile e nella miriade di immagini che ad altri sfuggirebbero come trascurabili, rapide visioni di nessuna importanza, quel qualcosa di diverso, di unico che, se colto con maestria poeticità, oltre che tecnica genera l’opera d’arte, un esemplare unico di commuovente bellezza, di spunto curioso, divertente, da mostrare al pubblico nell’ambito di una mostra in modo di fare partecipe il prossimo di sensazioni, forse intuite, ma precluse a tutti coloro che amano il bello, ma non sono in grado d’acquisirlo con un semplice sguardo.
Tutte queste qualità e molte altre che non sono in grado di cogliere ed evidenziare, le ho scorte, per ventura, “sfogliando” internet, incontrando un mio omonimo, un Claudio Alessandri nato anch’esso a Ferrara che lavora, se di lavoro si può parlare per una attività che nasce e si esplicita nel concetto più sublime dell’espressione artistica.   
Da critico d’arte ed appassionato, a livello dilettantistico del mezzo fotografico, nell’osservare le numerose e varie immagini pubblicate nel sito del mio omonimo, sono stato spronato ed esprimere il mio pensiero riguardo alle opere pubblicate, splendide; per un caso misterioso abbiamo lo stesso nome e cognome, siamo nati ambedue nella splendida città Estense, Ferrara, dalla quale ci siamo allontanati nello spazio, ma non nel ricordo, io in Sicilia e lui in Austria, eppure non siamo parenti, mi sarebbe tanto piaciuto, poco importa, ad unirci in maniera inscindibile è l’amore per l’arte, un sentimento misterioso che accomuna ed esalta anche nel fantastico incontrarci nella bellezza di un paesaggio, nell’incendio di un tramonto o nel mondo stupendo ed inspiegabile di un corpo femminile morbidamente abbandonato nell’estasi amorosa o ferinamente teso nel balzo fatale.

- LA STRANA SENSAZIONE DI SCRIVERE A ME STESSO